"Tre piazze senza auto? Gli stalli saranno recuperati"

L’assessore Milena Barzaglia tranquillizza i cittadini: "Se si decidesse di pedonalizzare alcune zone della città, i parcheggi sarebbero realizzati altrove"

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Tempo di bilanci anche per il Piano sosta ora che il sistema, per via dell’approvazione del Piano urbano per la mobilità sostenibile, si avvicina a quello che assume i contorni di un ripensamento, di entità ancora non ben definita. Il sistema di parcheggi a pagamento in centro storico – oggetto prima di proteste ma poi rapidamente assimilato dai cittadini – entrò in funzione nel 2013. Nove anni che hanno visto i ricavi arrivati nelle casse del Comune rimanere sostanzialmente stabili, fatta eccezione per il 2020 e il 2021, complici i lockdown e le zone rosse che hanno limitato molti spostamenti. Nel 2018 il piano generò introiti per un milione e 460mila euro, diventati un milione e 498mila nel 2019, diminuiti poi a un milione e 120mila nel 2020 funestato dal Covid. Il 2021, flagellato dalle stesse difficoltà, si assestò poco sopra il milione: cifre da cui va sempre sottratto l’aggio della società che gestisce il piano sosta: "Intorno al 20%", spiegano dal Comune. Numeri che hanno certamente portato ossigeno alle casse del Comune, ma che non incidono in maniera decisiva sul bilancio. Anche per questo il Piano urbano per la mobilità sostenibile non si annuncia come un cataclisma: il programma, com’è noto, prevede la pedonalizzazione di tre delle principali piazze della città, e cioè piazza San Francesco, piazza Sant’Agostino e la porzione occidentale di piazza Martiri della Libertà, meglio conosciuta come piazza delle Erbe.

In realtà nel documento finale furono espunti i riferimenti a vie o piazze precise, in modo da lasciare a Palazzo Manfredi maggiori margini di manovra: la scelta, tuttavia, finirà col cadere su quelle che sono le piazze più centrali della città, considerando che è lì più che altrove che andranno realizzati quel 20% di centro storico pedonale e quel 100% a traffico limitato che costituiscono il cuore della legge regionale di riferimento in materia. Due soglie che Faenza dovrebbe comunque limitarsi a sfiorare: i primi prospetti indicavano un totale di 16% di territorio pedonalizzato e di 75% a traffico limitato. Già nel recente passato molti parcheggi in centro storico sono stati eliminati, ad esempio, durante la pandemia, per fare spazio ai dehors. In tutto un centinaio di posteggi il cui taglio passò pressoché inosservato. Al momento non c’è certezza sulla pedonalizzazione di quelle tre piazze: "I 500mila euro messi a bilancio per gli interventi di riqualificazione di piazza Martiri della Libertà troveranno una definizione non appena sarà maturo il progetto per il futuro del Palazzo del Podestà – evidenzia l’assessora Milena Barzaglia –. La pedonalizzazione di quella parte di piazza delle Erbe non si tramuterebbe in un salasso finanziario per il Comune ma neppure sarebbe qualcosa di irrilevante: è il luogo in cui più si staccano biglietti per la sosta". A Palazzo Manfredi preme fare una sottolineatura: "I parcheggi che saranno persi eventualmente in quelle tre piazze, oppure altrove, saranno recuperati nella misura di uno a uno in altri punti, ad esempio nel luogo dove ora sorge la caserma dei vigili del fuoco".

Filippo Donati