Tremila maiali rischiano di affogare a Lugo Corsa contro il tempo per metterli in salvo

Trasportati in parte nella notte a Russi trecento per volta. L’imprenditore Bacchiega: "Cinquanta non ce l’hanno fatta"

Tremila maiali rischiano di affogare a Lugo   Corsa contro il tempo per metterli in salvo

Tremila maiali rischiano di affogare a Lugo Corsa contro il tempo per metterli in salvo

È una lotta contro il tempo, andata avanti tutta la notte, quella dell’imprenditore Davide Bacchiega, direttore dell’azienda agricola Benfenati di Lugo. I suoi circa 3mila maiali, in larga parte adulti del peso fino a 160 chilogrammi, rischiano di annegare. "Una cinquantina, putroppo, sono morti", racconta l’uomo, che nel giro di poche ore ieri si è trovato con l’acqua alta fino a un metro e mezzo. E con gli animali, giocoforza, costretti a nuotare col muso fuori dall’acqua per evitare il peggio. Benfenati nella mattinata di ieri ha lanciato un appello, perché se da un lato erano già state individuate le soluzioni logistiche dove spostare gli animali, così da metterli in sicurezza (nello specifico a Russi e a Passogatto) i tremila esemplari, dall’altro mancava il mezzo di trasporto adatto. Perché caricare tanti animali con l’acqua così alta non è uno scherzo, così come non lo è guidare poi il mezzo su una strada che, letteralmente, non si vede. Nel pomeriggio di ieri, racconta l’imprenditore, "abbiamo trovato un trasportatore della zona disponibile. Alle 18.30 circa è partito il primo camion carico di animali verso Russi, dove abbiamo un altro sito aziendale". Al momento della nostra conversazione con Bacchiega, gli animali stavano per essere scaricati. Quello del tardo pomeriggio è stato però il primo di una serie di viaggi andati avanti per diverse ore.

"Non possiamo fare diversamente, gli animali rischiano di morire". Nel corso della giornata Benfenati e i suoi collaboratori erano riusciti a salvare un centinaio di cuccioli di maiale, spostati in un soppalco di una rimessa aziendale inutilizzata. Come dicevamo, si tratta di una corsa contro il tempo, anche perché nell’arco di una decina di ore ieri l’acqua all’interno dell’impresa lughese non era diminuita, per cui non c’era un piano B: era necessario mettere in salvo gli animali. Quando la situazione si sarà normalizzata si potrà fare una conta dei danni fatti dall’acqua sia rispetto ai maiali morti, sia rispetto alle strutture aziendali.