Treno di Dante con soste più lunghe

Ieri è ripartito il convoglio Firenze-Ravenna. Stop di un’ora e mezza a Faenza e Brisighella a sabati alterni

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Tutte le strade portano a Ravenna. Non solo lungo la costa ma anche attraverso la linea ferroviaria ‘faentina’ inaugurata nel 1893, che da Firenze attraversa l’Appennino tosco-romagnolo raggiungendo la città dei mosaici. La seconda stagione del treno storico 96137, il Treno di Dante, è ricominciata ieri alle 8.55 dal binario 14 della stazione Firenze Santa Maria Novella. A partecipare al viaggio inaugurale sono stati 170 tra giornalisti accreditati, addetti ai lavori, tour operator, autorità e ovviamente turisti, che nonostante le temperature, hanno occupato le sedute di tre carrozze su quattro nel suggestivo ‘Centoporte’ con finiture liberty messo a disposizione da Fondazione FS. L’ultimo biglietto peraltro è stato venduto venerdì sera, su internet, alle 22. Il treno, composto da motrice storica, vagone postale e carrozze di prima, seconda e terza classe risalenti agli anni ’30, ha fatto tappa a Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella, Faenza e Ravenna. A ogni fermata il treno e i suoi occupanti sono stati calorosamente omaggiati da sbandieratori, musici, cantastorie e figuranti in costume. Lo scorso anno i passeggeri avevano la possibilità di abbandonare il convoglio a ogni fermata e visitare i paesi consigliati, potendo usufruire inoltre di sconti grazie biglietto del treno. In aggiunta, quest’anno, il treno ogni sabato, a settimane alterne, fermerà un’ora e mezza a Faenza o a Brisighella.

"Una novità – ha detto Massimo Ferruzzi, coordinatore del progetto ideato dalla famiglia Bucci –, introdotta per consentire ai viaggiatori di vedere, scoprire e capire l’identità di questi luoghi". I tour a pagamento (cifre tra 5 e 14 euro, nda) prevedono varie soluzioni: dalle visite guidate Brisighella alle degustazioni, al Mic. Potenziate anche le esperienze a Ravenna. "La Regione continua a investire anche sul turismo lento e sostenibile – ha detto l’assessore al turismo dell’Emilia-Romagna Andrea Corsini, presente ieri –. L’anno scorso il Treno di Dante è andato molto bene nonostante il covid e quest’anno ci avvicineremo molto ai 10mila visitatori. È una bella esperienza per chi ama i borghi, la natura, il paesaggio e soprattutto ripercorrere il percorso di Dante". Ieri c’erano pochi stranieri, ma sono già arrivate molte richieste dagli operatori turistici di nord Europa, Usa, Francia e Germania, soprattutto per settembre e ottobre. Le offerte più gettonate sono quelle con pernottamento. E non è detto che la vicinanza con la riviera non possa costituire in futuro un’opportunità: "Attraverso i nostri partner privati – ha detto Corsini – possiamo pensare di costruire proposte che integrino i due prodotti turistici". Nel presente intanto c’è un treno storico da 230 posti che ogni weekend corre lungo 136 km di paesaggi bucolici del Mugello e della Romagna toscano-faentina. Un’esperienza che coniuga cultura, arte, enogastronomia e natura.

Damiano Ventura