"Troppe potature indiscriminate, anche lungo il Canale dei Mulini"

Legambiente chiede maggiore rispetto del Regolamento del Verde e di abolire la norma del silenzio-assenso

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Legambiente contro le potature indiscriminate. E lo fa riferendosi a quanto accaduto qualche giorno fa lungo il Canale dei Mulini "dove – sottolinea l’associazione – per quasi 2 km la vegetazione lungo il corso d’acqua è stata letteralmente ’schiantata’, con rami strappati e lasciati lungo la strada, con la corteccia degli alberi danneggiata, mettendo a rischio la salute delle piante". Per questo Legambiente torna a chiedere all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna maggiore impegno per far rispettare il regolamento del verde che l’Unione ha approvato 10 anni fa. "Assieme agli aspetti paesaggistici – dichiara Yuri Rambelli, presidente del circolo ’Cederna’ di Legambiente – una cattiva gestione del verde compromette la vita degli abitanti perchè gli alberi, soprattutto nei centri abitati, hanno funzioni ambientali, dall’assorbimento della anidride carbonica al consolidamento dei terreni, per non parlare delle funzione di filtro degli inquinanti, prime tra tutti le polveri sottili". Il regolamento del verde dovrebbe servire a tutelare il patrimonio arboreo, sottolinea Legambiente, "ma qual è la sua efficacia? Quanti controlli vengono effettuati? Quanti interventi scorretti sono stati sanzionati?". L’associazione punta il dito verso la norma del silenzio-assenso. "Se un privato intende abbattere una pianta tutelata dal regolamento del verde – spiega Rambelli – è sufficiente fare richiesta e in assenza di un diniego esplicito entro 30 giorni è possibile procedere all’abbattimento anche quando, per tipologia o dimensioni, il regolamento del verde lo vieterebbe. E’ una norma che rischia di vanficare il regolamento". Legambiente propone allora "che ogni abbattimento di piante tutelate debba essere preventivamente autorizzato, senza deroghe".

Monia Savioli