La sicurezza sul lavoro nello stabilimento ravennate di Marcegaglia “rischia di non essere più sotto controllo”. Cgil, Cisl e Uil esprimono forti preoccupazioni: dall’incidente mortale del 21 luglio 2021, nel quale perse la vita Hysa Bujar, dipendente Co.Fa.Ri., denunciano, ne sono succeduti "almeno altri quattro che avrebbero potuto avere gravi conseguenze sugli operai". E da allora, "la situazione sembra essere peggiorata".
In particolare, "tali, accaduti durante la movimentazione di coils e pacchi di lamiere di diverse decine di tonnellate- spiegano- hanno coinvolto aree dello stabilimento dove operano quasi esclusivamente ditte in appalto". I sindacalisti raccolgono così le preoccupazioni degli addetti del sito produttivo "indipendentemente dall’azienda datrice di lavoro" e respingono "l’unica giustificazione portata dalla direzione aziendale" che fa riferimento ad errori umani. Piuttosto "le problematiche della sicurezza – mandano a dire- devono essere affrontate alla radice del problema", identificate "nella catena degli appalti e dei sub-appalti".
I sindacati chiedono in definitiva, prima di tutto, "l’intervento delle autorità di vigilanza sulla sicurezza sul lavoro" per indurre tutte le aziende "ad un atteggiamento fattivo e non solo formale riguardo agli adempimenti sulla sicurezza". Quindi la necessità di intervenire sulle aziende appaltatrici "per assicurare formazione e addestramento adeguati, ridurre i ritmi di lavoro e garantire le pause".