Turismo, novembre salvato dalla maratona

Dati sempre negativi rispetto al 2019, ma migliori in confronto a quelli del 2020 quando però le restrizioni erano maggiori

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È vero che non è certo il periodo migliore per parlare ad albergatori e ristoratori delle flebilissime luci che pure si intravvedono anche nel turismo. Molte di queste attività sono chiuse, falcidiate dalla pandemia e dalle bollette energetiche. Per quanto si dica che a fine marzo potremmo tornare a riveder le stelle (per restare in tema…) la realtà al momento ci racconta di quasi 2mila contagi al giorno con, drammaticamente, alcuni decessi quotidiani, solo in provincia di Ravenna. Fatta questa premessa, i dati sul movimento dei turisti di novembre sono ‘meno peggio’ rispetto a tanti altri periodi dello scorso anno.

Anzi, novembre, per ora è il terzo mese che percentualmente cresce di più rispetto all’analogo periodo del 2020, e uno di quelli che ‘perde meno’ rispetto al 2019, l’ultimo anno senza Covid. Gli italiani arrivati a Ravenna sono stati 14.586 (+156,8% sul 2020, - 24,5% sul 2019) per 37.073 pernottamenti, poco più di due notti a testa. Gli stranieri: 2.300 arrivati, il 418% in più dell’anno precedente, e circa la metà del 2019 (-42%). I pernottamenti in questo caso sono stati 8.238, quasi tre notti e mezzo ciascuno, valore più alto della sosta degli italiani. Fin qui i dati. Proviamo, comunque, a guardare avanti.

"La priorità, in questa fase, è affrontare a livello nazionale il tema delle bollette energetiche. Quale attività può sopravvivere a costi aumentati dal 400%? Servono provvedimenti e anche rapidi" commenta l’assessore al Turismo Giacomo Costantini. "Contemporaneamente dobbiamo iniziare a ragionare sulla necessità di ridare certezze agli stabilimenti balneari e uscire da questo limbo, poi serve una politica nazionale sul turismo che vada oltre l’emergenza e che dia stimoli a chi vuole andare in vacanza. Ad esempio, a chi va in ferie nelle città d’arte andrebbe concesso di detrarre fiscalmente le spese di viaggio, di ingresso a mostre e musei. Teniamo conto che anche quest’anno non avremo il turismo scolastico".

Costantini analizza anche i dati turistici dei mesi scorsi. "Sull’andamento di novembre influiscono due eventi, la maratona di Ravenna e ’Transmissions’, l’evento musicale che portato tanti appassionati di musica per un week end. Io credo molto nel turismo sportivo, ma anche nel turismo musicale. Se andiamo a guardare le statistiche, anche settembre e ottobre avevano avuto qualche segnale positivo. E questo ci porta a pensare – superata la pandemia - che ci siano spazi di ripresa anche per la città d’arte".

Così invece l’albergatore Filippo Donati descrive la situazione: "Novembre è stato l’ultimo mese dove si è lavorato. In dicembre si è cominciato a parlare di varianti e di nuovi provvedimento restrittivi per contenere il Covid e sono arrivate le disdette di chi aveva prenotato. Gennaio è come essere in lockdown e anche per febbraio non ci sono segnali positivi. Ci tariamo su marzo. In novembre abbiamo avuto la maratona, i concerti del Maestro Muti, l’evento Transmissions e, seppur con numeri piccoli, abbiamo lavorato. Mi fa ben sperare quanto noto nei movimenti sui siti di turismo. Gli italiani cominciano a informarsi sul mese di marzo, sul periodo pasquale, il 25 aprile e il Primo maggio. Segno che c’è voglia di vacanze".

lo.tazz.