ANDREA COLOMBARI
Cronaca

Ubriachi al ristorante. Intervengono i carabinieri. Arrestati per resistenza

Militare con spalla lussata. I due si erano messi in auto nonostante l’alcol

Militare con spalla lussata. I due si erano messi in auto nonostante l’alcol

Militare con spalla lussata. I due si erano messi in auto nonostante l’alcol

Volevano festeggiare il ritorno di uno dei due dall’estero. Ma per il troppo alcol, sono finiti entrambi in cella di sicurezza. I protagonisti della festa al contrario, sono due ravennati di 39 e 43 anni arrestati domenica sera dai carabinieri del Radiomobile: il primo per resistenza, oltraggio e rifiuto a sottoporsi a etilometro (si procede per quest’ultimo reato a piede libero). E il secondo per resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale.

I problemi dei due con la giustizia si sono affacciati quando, probabilmente dopo avere già bevuto, sono entrati nella centralissima ’Ca’ de Vèn’ e hanno chiesto da bere. A quel punto diligentemente il gestore non ha dato corso alla richiesta e ha invitato i due a uscire. Tutto inutile. E allora, visto che la situazione stava scivolando verso una pericolosa china, ecco che sono stati chiamati i carabinieri. Questi ultimi, dopo essersi accertatati che i due avessero messo piede fuori dal locale, hanno intrapreso una opera di mediazione. Alla fine i due hanno proceduto per la loro strada dopo avere evidentemente rischiato grane con la giustizia.

L’attenzione dei carabinieri poco dopo è stata richiamata da una passante la quale aveva notato due persone battibeccare con veemenza nella vicina piazza Caduti. I militari sono subito andati a dare una occhiata facendo in tempo a vedere che i due uomini di prima, stavano salendo su una vettura. E così li hanno inseguiti e fermati: il 39enne alla guida si è rifiutato di sottoporsi ad alcol test: il che equivale praticamente a essersi stati sottoposti e ad avere fatto segnare un valore superiore a 1,5 (lo scenario peggiore). Ovvero ammenda da 1.500 a 6.000 euro; arresto da 6 mesi a un anno in caso di condanna; sospensione della patente da 6 mesi a due anni; confisca del veicolo, salvo che appartenga a persona estranea alla violazione; revoca della patente nel caso di recidiva nel biennio; decurtazione di 10 punti dalla patente. E quando i militari hanno manifestato l’intenzione di accompagnare i due in caserma per tutti gli accertamenti del caso, ecco la reazione di entrambi. Il 45enne è arrivato ad assestare un colpo lussando la spalla a un carabiniere. Uguale ad arresto e, come disposto del pm di turno Angela Scorza, una notte in cella di sicurezza in custodia precautelare. Ieri mattina davanti al giudice Cosimo Pedullà e al viceprocuratore onorario Katia Ravaioli, i due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il 39enne si è scusato.

Dopo la convalida degli arresti, per loro è scattato l’obbligo di firma tre volte a settimana in attesa del processo fissato per metà febbraio.