Ultraleggeri Trani, il pilota: "Ho temuto di morire"

Dimesso dall’ospedale Vincenzo Rosei, ferito nello scontro fra due ultraleggeri in Puglia: "Esperienza terribile"

L'ultraleggero di Vincenzo Rosei (foto Giuseppe Cantatore)

L'ultraleggero di Vincenzo Rosei (foto Giuseppe Cantatore)

Ravenna, 24 maggio 2022 - È stato dimesso dall’ospedale di Andria ieri mattina Vincenzo Rosei, il pilota 57enne di Sant’Agata sul Santerno rimasto ferito nello scontro tra due ultraleggeri in Puglia domenica. Rosei è riuscito a effettuare un atterraggio di emergenza, mentre l’altro aeromobile è precipitato nelle campagne di Trani e gli occupanti (i bolognesi Bruno Raccanelli di 71 anni e Jolanda Benassi di 69) sono morti. La procura di Trani ha aperto un’inchiesta – ora contro ignoti – per disastro aviatorio colposo e duplice omicidio colposo. Già oggi potrebbe esserci l’autopsia.

Rosei, innanzitutto come sta?

"Sto abbastanza bene, ho delle costole rotte. Ora sto tornando a casa. È stata un’esperienza terribile".

Cosa è successo?

"È stato un incidente, come un banale tamponamento che fanno le automobili. Ma non voglio dire più di così, la magistratura sta indagando".

È stato già sentito dagli inqui renti?

"Sì, sono stato ascoltato, hanno raccolto le mie deposizioni. C’è in corso un’indagine che è dovuta, perché ci sono due vittime. So che i magistrati si avvarranno del supporto tecnico di un perito aeronautico per formalizzare la dinamica".

È da molto che lei vola?

"Sì, dal 1997. È una grande passione".

Che giro aveva programmato di fare domenica?

"Avrei dovuto fare il giro di tutta la Puglia. Sono partito dal ravennate, non voglio dire precisamente da quale aeroclub".

In passato aveva già fatto il giro della Puglia?

"Sì conoscevo già l’itinerario, non era la prima volta".

Dopo l’incidente le avranno scritto in tantissimi per sapere come sta

"Sì, eccome".

Le due persone a bordo dell’altro ultraleggero purtroppo non ce l’hanno fat ta. In quei momenti ha pensato che anche per lei sarebbe finita così?

"Certo, come è comprensibile. Quel dubbio in quei momenti ti viene".

Che prognosi le hanno dato in ospedale?

"In tutto 30 giorni. Ora ho un po’ di dolore. Il resto si vedrà più avanti".

Si riferisce alle indagini?

"Sì, c’è un suo iter che si deve compiere, come è normale che sia: che sia un incidente stradale o aereo o in mare ci sono passi obbligati che vanno tutelati e rispettati".

Ha avuto modo di parlare con persone vicine a coloro che erano a bordo dell’altro ultra leggero?

"Di questo non voglio parlare".