Un altro ponte dei sospiri Da novembre sarà chiuso, i residenti alzano la voce

Collega San Pancrazio a Ragone, si prevede di riaprirlo nella primavera 2024. I tecnici: "Lavori necessari, fu inaugurato nel 1934 e anche bombardato".

Un altro ponte dei sospiri  Da novembre sarà chiuso,   i residenti alzano la voce

Un altro ponte dei sospiri Da novembre sarà chiuso, i residenti alzano la voce

Lunedì 11 settembre iniziano i lavori preliminari per il rifacimento del ponte sul Montone che collega San Pancrazio e Ragone. La struttura sarà chiusa al traffico automobilistico e ciclopedonale in novembre, la riapertura è prevista in primavera. Lo hanno annunciato giovedì sera, in un’affollata assemblea al Museo della Vita contadina di San Pancrazio, la sindaca di Russi Valentina Palli e l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Ravenna Federica del Conte.

Gli ingegneri della Provincia Paolo Nobile e Chiara Bentini hanno illustrato le modalità di esecuzione dei lavori. Si inizia lunedì con la realizzazione del ‘ponte’ che porterà da una sponda fibre e cavi di Telecom e Lepida. In novembre, una volta sistemati i cavi, si procederà alla demolizione del ponte. Sarà smantellato il ‘soppalcato’, ovvero la struttura di attraversamento, mentre del ponte attuale si conserveranno le spalle cu sui sarà successivamente appoggiato la nuova sovrastruttura metallica e continua, ovvero travi e traversine su cui sarà appoggiato il manto stradale saranno in metallo. La sede stradale sarà larga 11 metri, di cui 8,5 metri, la larghezza attuale, saranno destinati al traffico veicolare, i rimanenti 2,5 a una pista ciclopedonale protetta.

"Un intervento necessario per l’adeguamento statico e sismico del ponte – hanno spiegato i tecnici – che è idoneo, ma non più a norma. Del resto fu inaugurato nel 1934 e bombardato durante la guerra. Un intervento non più rinviabile, finanziato con un milione e 100 mila euro dal Governo ancora nel 2018. Se non ci fosse stata l’alluvione, avremmo già iniziato, ma abbiamo dovuto aspettare la ricostruzione del ponte di Prada su cui sarà deviato il traffico verso Russi". Centocinquanta circa i presenti e tanti gli interventi. Ragone e San Pancrazio pur se separate dal Montone e situate in due comuni distinti, Ravenna e Russi, sono una comunità e negozi, edicola, distributore di benzina, farmacia, medico, scuole materne e elementari sono a San Pancrazio.

"Per chi non guida è un dramma - ha spiegato una cittadina di Ragone – le donne che fanno servizi in casa o di assistenza a San Pancrazio, non potranno più farlo. Fare la spesa sarà complicato. Sono vent’anni che chiediamo una passerella ciclopedonale sul fiume. Ora la fanno per i cavi". Troppo costosa hanno spiegato i tecnici, mentre Palli e del Conte hanno assicurato che saranno organizzati trasporti con volontari. Fausto Folaghi e altri, hanno sottolineato che il traffico veicolare sarà riversato su strade bisognose da anni di manutenzione e messa in sicurezza. Ma soprattutto le promesse di amministratori e tecnici non sono riusciti a dissipare il timore che i lavori vadano ben oltre il termine della primavera, i precedenti non mancano.

Claudia Liverani