Un futuro per i nostri figli senza energie fossili

Il presidente di una importante associazione imprenditoriale lamenta il blocco delle estrazioni di gas naturale dalle piattaforme in Adriatico, e sostiene che le imprese hanno bisogno di energia. Nell’ottica di isolare la Russia che ha aggredito militarmente l’Ucraina. Quello a cui l’imprenditore non fa cenno è la salute del pianeta, problema un po’ più generale rispetto alla guerra in Ucraina. Altro anacronismo da cavernicoli che andrebbe cancellato dalla Storia quanto prima, la guerra. Come pensiamo di poter immaginare un qualsiasi futuro possibile, noi e soprattutto i ventenni di oggi, se non ci mettiamo in testa che dobbiamo rinunciare alle energie fossili fin da subito? Gli imprenditori facciano il loro mestiere ed inventino soluzioni, se ne sono capaci, invece di pietire continuamente soldi pubblici nei momenti di crisi spesso provocate dalle loro miopi e sconsiderate decisioni.

L’ipertrofia finanziaria che ha provocato il disastro del 2008 non era frutto di guerre o crisi ambientali ma della voracità degli operatori finanziari, imprenditori del gioco d’azzardo, che hanno creato la montagna di denaro finto sulla quale ancora stiamo seduti, per la ricchezza vera di pochi tra di loro. Uso di energie totalmente rinnovabili e stop alla costruzione di armi più sofisticate rispetto a zappe e badili, strumenti già pericolosi se usati contro qualcuno ma certamente non in grado di annientare una città a migliaia di km spingendo un bottone come succede con le moderne armi di distruzione di massa. La massa siamo noi, compreso il presidente di Confindustria Romagna. Siamo d’accordo su questo o no? Utopistico pensare di rinunciare fin da oggi ad armi ed energia fossile? Diciamolo ai nostri figli e nipoti, che i pochi fra di essi che potranno sopravvivere alla distruzione nucleare ed agli sconvolgimenti climatici prossimi venturi, useranno come energia il moto delle loro gambe ed il traino animale, bene che vada. Del resto il mondo è andato avanti negli scorsi millenni in questo modo, potrà benissimo andare avanti per molti altri millenni in futuro, o non andare avanti affatto. E dipende dalle scelte che faremo noi, qui, oggi. Compreso il fatto di continuare a trivellare, o meno, nel mare Adriatico.

Lidiano Cassani