Nei giorni dell’emergenza alluvione, un grande aiuto a tutto il territorio è stato dato dai proprietari dei terreni agricoli che hanno accettato di allagare i campi per arginare, per quanto possibile, l’impatto sui centri abitati.
Sono ingenti i danni subìti dalle sette Cooperative Agricole Braccianti della provincia di Ravenna (Massari, Fusignano, Agrisfera, Terra, Comprensorio Cervese, Campiano, Bagnacavallo e Faenza): 6 mila ettari di terreni sono stati sommersi dalle acque, distruggendo molte colture. "Siamo vicini e riconoscenti – sottolinea dice Mauro Mambelli, Presidente Confcommercio provincia di Ravenna – ai lavoratori e alle cooperative che con una scelta davvero difficile, ma ponderata hanno acconsentito l’inondazione controllata dei loro terreni, perdendo colture, vigneti e frutteti, per cercare di attenuare la pressione sui centri abitati. Non possiamo e non dobbiamo dimenticare che metà delle coltivazioni delle Cooperative agricole sono state sommerse dall’alluvione e a loro va il nostro sentito grazie. Ora bisogna però guardare al futuro e predisporre un piano perché ciò non accada più, creando, e questa è la cosa più urgente, casse di espansione nei terreni che sono stati allagati per tutelare le popolazioni e centri urbani. Occorre anche mantenere nel tempo una corretta manutenzione per i fiumi e i corsi d’acqua con particolare attenzione per tutto ciò che potrebbe mettere in pericolo la tenuta degli argini".