Un organo per la nuova rassegna alla chiesina

Musica protagonista a Ponte Assi: l’oratorio ospiterà una serie di concerti. Lo strumento è stato acquistato con una raccolta fondi

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L’oratorio della Madonna di Pompei, meglio conosciuto come chiesina di Ponte delle Assi, lungo la Ravegnana, si prepara ad aprire un nuovo capitolo della sua vita. Dopo gli anni di abbandono, la petizione avviata dai residenti del quartiere, la raccolta fondi promossa dall’allora assessore Massimo Cameliani e il restauro, a meno di un anno dall’inaugurazione, nel luglio 2021, nel piccolo gioiello settecentesco arriva la musica. Ancora una volta grazie all’amore che i residenti del quartiere hanno sempre avuto nei confronti di quel piccolo edificio di culto.

Da maggio prenderà il via una rassegna musicale che sarà presentata a breve e che consentirà di tenere aperta la chiesa, di mantenerla viva, ancora una volta al centro della vita del quartiere, come una volta. A rendere possibile tutto questo sono stati Agide Bandini e Marina Mammarella, due musicisti tornati a Ravenna dopo trentasei anni a Parma, nella Filarmonica Toscanini, e Giovanni Andrea Luisi, cardiologo molisano dell’ospedale di Ravenna, appassionato di musica e diplomato in organo. E naturalmente Massimo Cameliani, che ancora una volta è riuscito a promuovere un crowdfunding grazie al quale è stato acquistato un prezioso organo in legno, realizzato a mano dalla casa organaria Girotto di Treviso. "Ho coinvolto le aziende che ci avevano aiutato nel restauro della chiesina – racconta Cameliani – e pensavo che questa volta mi avrebbe detto di no, invece sono state disponibili e generose ancora una volta". Così il piccolo organo, perfetto per le dimensioni della chiesina, è stato acquistato e a suonarlo sarà Luisi. Accanto a lui ci saranno il contrabbassista Agide Bandini e la violinista Marina Mammarella. In questo modo la chiesa potrà rimanere aperta, per la gioia dei cittadini del quartiere che tanto hanno fatto perché fosse recuperata, e non solo.

Hanno molti ricordi legati all’oratorio anche i due musicisti provenienti dalla Toscanini, visto che abitano a poche decine di metri. "Nonostante i trentasei anni a Parma – spiega Bandini –, dove siamo stati molto bene, Ravenna è sempre stata nel nostro cuore, come questa chiesina dove io venivo a catechismo. Per questo mettere al servizio di questo luogo la nostra arte, il nostro lavoro, è per noi un onore. Sognavamo di suonare qui da quando abbiamo visto che partivano i lavori per il recupero". L’idea della rassegna è venuta a Luisi, che ha sempre avuto la passione per la musica. Come in molte altre occasioni nella storia di questo piccolo edificio religioso, anche questa volta coincidenze e perseveranza hanno giocato un ruolo importante: l’incontro tra tutti i protagonisti è avvenuto grazie ad amicizie comuni, incroci casuali, scoperte ancora più accidentali. Così si scopre anche che Bandini e Mammarella suoneranno con i loro strumenti del Settecento, la stessa epoca in cui è stata edificata la chiesa, mentre Luisi, bussando alla porta dei maestri organari di tutta Italia, ha trovato risposta solo a Treviso, da quello stesso Girotto che era stato organaro del suo maestro di musica.

I concerti, che potranno accogliere una quindicina di persone, saranno a offerta libera e la cifra raccolta andrà alla parrocchia di San Rocco, a cui fa capo l’oratorio, per coprirne le spese di manutenzione. E per chi non riuscirà a entrare, poco male: dalle finestre della chiesina la musica si diffonde cristallina e suggestiva tutt’attorno.

Annamaria Corrado