Anche Ravenna non è rimasta esente dalla chiusura delle edicole: nello scorso anno ne sono state chiuse almeno altre tre.
Premesso che la loro funzione informativa e culturale a favore dei cittadini è fuori discussione, sono convinto che il Comune abbia il compito di difendere le edicole superstiti ed anche di aiutarle economicamente, ad esempio alleggerendo la tassa di occupazione del suolo pubblico a loro carico, sulla falsariga di quanto hanno fatto ad esempio i comuni di Cesena e Firenze, che l’ha progressivamente ridotta di anno in anno fino ad eliminarla totalmente.
Io sono cliente dell’edicola di via Cavina da quando fu aperta nel 2002, con comodo parcheggio auto antistante, e dove ho visto anche parecchi turisti fermarsi per chiedere informazioni all’ edicolante e anche chiedere di poter usufruire della toilette dell’edicola. A lato dell’edicola, fra la pista ciclabile e il marciapiede, c’è una piccola area dove potrebbe essere installato un gazebo corredato da un tavolino e una panchina, che potrebbe fungere da punto informativo per i turisti di cui sopra, magari installando anche un bagno chimico, di cui si avverte il bisogno. L’impegno finanziario per il Comune sarebbe di poco conto ma il servizio reso sarebbe tutt’altro che trascurabile.
Eugenio Costa