LUCA DEL FAVERO
Cronaca

Un torneo per Daniel: "Adorava il basket". Sempre felice, trasmetteva energia"

La Compagnia dell’Albero pensa di dedicargli il trofeo di giugno. L’allenatore Senni: "Sapeva unire sport, lavoro e amicizie".

La Compagnia dell’Albero pensa di dedicargli il trofeo di giugno. L’allenatore Senni: "Sapeva unire sport, lavoro e amicizie".

La Compagnia dell’Albero pensa di dedicargli il trofeo di giugno. L’allenatore Senni: "Sapeva unire sport, lavoro e amicizie".

"Non ne abbiamo ancora parlato con Fabrizio Ambrassa, ma probabilmente dedicheremo a Daniel il torneo che ogni anno la compagnia dell’Albero organizza a giugno". Lo afferma Alessandro Senni, allenatore di Daniel Mazzini in questa stagione nella squadra di Divisione Regionale 2, lo sfortunato 19enne che ha perso la vita martedì mattina in un incidente stradale a Borgo Faina sulla via Dismano nei pressi dell’incrocio con via Argine Sinistro Canale Molino, mentre era alla guida di una Fiat 600. La sua auto, probabilmente durante un sorpasso, si è scontrata con una Bmw che proveniva dal senso opposto di marcia e per il ragazzo, rimasto imprigionato nell’abitacolo, non c’è stato nulla da fare.

"Daniel era una persona alla quale non si poteva non voler bene – spiega Senni –, era sempre felice e aveva tanto entusiasmo, a volte anche troppo. Quest’anno stava inserendosi nel mondo senior dopo gli anni delle giovanili e stava faticando ad adattarsi a quella pallacanestro come è normale che sia, ma aveva instaurato con tutti un ottimo rapporto, tanto che dopo le partite andava a cena con quelli più grandi. Un particolare non scontato per chi gioca per la prima volta con compagni di tutte le età". Entrato a 15 anni nella Compagnia dell’Albero, Mazzini si è subito fatto notare in campo e non solo. "Daniel aveva qualità e infatti abbiamo chiesto al San Pietro in Campiano, società in cui ha iniziato a giocare a pallacanestro, se poteva iniziare un percorso da noi. A 15 anni, dopo una esperienza anche nella Pallacanestro 2.015 Forlì, è entrato alla Compagnia dell’Albero grazie anche alla vicinanza con San Pietro in Vincoli dove abitava. Soltanto quest’anno sono stato il suo allenatore, ma in tante occasioni l’ho allenato quando mi è capitato di essere vice di altri coach o comunque l’ho visto giocare, perché la nostra società è come una famiglia e ci conosciamo tutti, e il bello è come abbia sempre avuto un ottimo rapporto con chiunque, grazie al suo carattere aperto".

Un modo di porsi che gli aveva permesso anche di costruirsi una vita piena di impegni non solo legati al basket, con una fidanzata da tanto tempo al suo fianco e un lavoro da contabile iniziato da poco e datogli da Giovanni Poggiali, noto imprenditore ravennate e fondatore della Compagnia dell’Albero: martedì mattina si stava proprio recando al lavoro quando è avvenuto il tragico schianto. "Daniel amava a tal punto la pallacanestro da riuscire a collocarla senza problemi nella sua vita pur lavorando. Addirittura giocava in due squadre, nella Divisione Regionale 2 e come fuoriquota nell’Under 19 Silver, e spesso aveva un doppio allenamento quando terminava di lavorare. Non era semplice far convivere basket e lavoro, ma lui ci riusciva divertendosi e avendo sempre quella carica positiva che trasmetteva a tutti". La data del funerale non è stata ancora fissata.

Luca Del Favero