
Si tratta della comunale di Baveno, in Piemonte.
Ieri a Baveno, nella provincia piemontese del Verbano-Cusio-Ossola, la biblioteca comunale è stata intitolata alla cittadina lughese Olga Ginesi, scrittrice per l’infanzia e vittima dell’eccidio di ebrei del lago Maggiore nel 1943 compiuto dai nazifascisti. Olga è nata a Lugo il 15 dicembre 1894. Figlia di Ferdinando Ginesi ed Ebe Castelfranchi, è diventata presto scrittrice di libri per l’infanzia; ha pubblicato molto per l’editore monzese Ettore Boschi e i suoi figli (ed. Cartoccino e Carroccio). Ha pubblicato ne ‘Il Giornalino della domenica’ degli anni Venti. Sposata con Gino Bonfiglioli, ha vissuto a Lugo. Con le leggi razziali del 1938 le sue opere vengono vietate dal regime fascista e nel 1939 il suo nome viene depennato dai residenti nel Comune. Con la nascita della Rsi nelle regioni del nord, a sostegno dell’occupazione tedesca, si è trasferita a Baveno. Il 15 ottobre 1943 le truppe naziste l’hanno catturata e arrestata, poi è stata uccisa con la sorella e la nipote perché di famiglia ebrea. La memoria di Olga è stata cancellata e il suo recupero, anche dopo la fine dell’orrore nazifascista, è stato difficilissimo.