
La crepa comparsa sull'argine del Lamone tra Conventello e Grattacoppa
Anche dove non hanno fatto danni, l’emergenza maltempo e la piena del Lamone si lasciano dietro i segni evidenti di un territorio che soffre. A Conventello, nell’argine sinistro del Lamone, poco più a valle di via Carraia Beltrami, è comparsa una crepa. Comincia sottile, quasi impercettibile, ma poi si ingrossa in corrispondenza di un’ansa, si restringe di nuovo, per poi arrivare fino al ponte di Grattacoppa: in totale è lunga qualche chilometro. "Sabato un signore che è venuto a controllare il fiume ha visto per primo la crepa, poi me l’ha confermato anche il vicino. Così ho avvisato il Comitato cittadino di Savarna. È venuta la Protezione civile a fare delle verifiche ma, per il momento, non sono ancora stati eseguiti lavori", racconta Manuela Liverani, residente di via Carraia Beltrami.
La paura è che la crepa possa provocare una frana o una rottura in caso di nuove piogge. "Noi fortunatamente viviamo a monte della crepa, quindi in teoria siamo tranquilli ma, se dovesse rompere, la potenza del fiume potrebbe anche far risalire l’acqua. E intorno abbiamo i campi: 25 ettari di terreno che coltiviamo da tre generazioni. In linea d’aria, poi, l’acqua non ci metterebbe molto ad arrivare a Savarna, colpendo le scuole e il centro abitato", continua Liverani. La zona, fortunatamente, non è mai stata interessata dalle alluvioni, ma la vicinanza con il Lamone inizia a essere motivo di preoccupazione. "Noi viviamo entro i 300 metri dall’argine, quindi un po’ di paura in questi giorni c’è stata. In corrispondenza della nostra via per fortuna l’argine è alto e resistente, ma un po’ di tensione c’è stata. Sabato mattina, quando sono venuta a vedere, il livello era bello elevato, non ci mancava molto: non oso immaginare come possa essere stato venerdì. Oggi, a vedere che è un rigagnolo, quasi non ci si crede", continua Liverani.
Anche il vicino Nicola Liverani racconta: "Io vivo qui da sempre e di piene così è capitato di vederne, ma una ogni dieci anni. Ma come adesso mai: è diventata una ogni 5-6 mesi, se va bene. Le piene non ci hanno mai fatto paura come adesso. Ha piovuto talmente tanto che l’argine si è imbevuto d’acqua e in alcuni punti sta franando. Per esempio, pochi metri più a monte, c’è una frana che prima non c’era".
Lucia Bonatesta