MATTEO BONDI
Cronaca

Una folla per i piccoli sbandieratori

Oltre 4.000 persone hanno assistito ai Giochi giovanili, con gli atleti arrivati a Lugo da tutta Italia

Giovanissimi si sfidano al Pavaglione

Giovanissimi si sfidano al Pavaglione

L’ultimo volteggiar di bandiera c’è stato domenica verso mezzogiorno, poi le premiazioni hanno messo la parola fine a un’edizione dei Giochi giovanili della Bandiera che a Lugo ricorderanno per molto tempo. Tante le persone accorse, incuriosite dall’evento che, nonostante il grande caldo, non hanno perso l’occasione di incitare, ammirare e applaudire gli oltre 1.100 piccoli atleti tra tamburini, sbandieratori e chiarine, arrivati da ogni parte d’Italia con i loro colori e stendardi. L’evento è stato promosso e organizzato dalla Contesa Estense e dai quattro rioni lughesi de’ Brozzi, Cento, Ghetto e Madonna delle Stuoie su incarico della Fisb, la Federazione italiana sbandieratori. Vedere i ragazzi iscritti alle diverse prove del programma, in scena nel piazzale del Pavaglione e in piazza dei Martiri davanti al monumento di Baracca, è stato certamente uno spettacolo. A colpire lo sguardo anche la folla concentrata da venerdì a domenica nel centro storico della città, per un dato complessivo di circa 10mila presenze nel weekend, composte da accompagnatori, famiglie e tantissimi lughesi incuriositi e affascinati dalle gare.

Una folla che in alcuni momenti del sabato ha superato le 4.000 persone assiepate contemporaneamente sotto i loggiati del Pavaglione alla ricerca dell’ombra, riconoscibili dai foulard colorati delle varie contrade italiane, spesso divenuti oggetto di scambio nello spirito di un’iniziativa che ha unito ragazzi di ogni regione. Atleti che fra sabato e domenica hanno dato vita a oltre 230 esercizi, suddivisi per età e specialità, in oltre 26 ore di gare complessive nelle due piazze allestite.

Un’organizzazione gestita da Contesa Estense, ma basata sull’enorme disponibilità garantita da un gruppo di circa 120 volontari dei quattro rioni di Lugo. "A loro, ai nostri fantastici volontari, va il ringraziamento più grande e doveroso. Senza il loro impegno – sottolineano proprio da Contesa Estense – tutto ciò non sarebbe stato possibile. Dagli addetti alla cucina, capaci di sformare oltre 5.000 pasti in poco più di due giorni assecondando intolleranze, allergie e richieste varie, fino ai camerieri e a coloro che erano impegnati con street food e rifornimenti, dagli addetti alla logistica e ai parcheggi, senza dimenticare gli accompagnatori dei singoli gruppi. E ancora i giudici e il consiglio direttivo della Fisb che ci ha affiancato in ogni momento, ma anche gli sponsor e i partner istituzionali. È stato un grande lavoro di squadra che ha dimostrato come Lugo possa ospitare eventi di questa portata".

Matteo Bondi