Una sola automedica servirà Lugo e Faenza

Da oggi, “a causa dell’aggravata carenza di personale medico in cui versa il Pronto soccorso”, sarà rimodulato il servizio di assistenza d’emergenza

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Da oggi non ci sarà più l’automedica in servizio a Lugo. La sospensione decisa a partire dal 1° dicembre dall’Unità operativa Complessa Centrale Operativa 118 a seguito della "aggravata carenza di personale medico in cui versa il pronto soccorso di Lugo" (si legge nella nota diramata dalla stessa Unità), determinerà una rimodulazione del servizio. Da oggi quindi, in provincia di Ravenna saranno operative solo 2 automediche che partiranno dalla centrale operativa 118 di Ravenna e dalla Casa della Salute di Cotignola. Quest’ultima dovrà servire un territorio che comprende i Comuni della Bassa Romagna e tutta l’area faentina fino a Modigliana. La scelta di Cotignola, considerata centrale rispetto al territorio servito, dipende dalle rinnovate dimensioni dell’area coperta dal servizio.

Nella comunicazione si parla di un nuovo assetto dinamico, "basato su coperture territoriali variabili in funzione delle richieste e di impegno contemporaneo di aree limitrofe e che assicura il necessario livello di performance per garantire a pazienti critici in condizioni di emergenza interventi appropriati". Non ultimo, l’assetto dell’automedica, con a bordo il team sanitario medico infermieristico dell’elisoccorso, è previsto in sostituzione dell’elicottero, nei casi di condizioni meteorologiche avverse o problematiche tecniche.

Intanto si fanno sentire le prime reazioni. "Questa notizia è a mio avviso tremenda per tutto il nostro territorio se fosse confermata – scrive Davide Solaroli del Gruppo Misto nei suoi canali social – Così, dopo la scomparsa del reparto di cardiologia all’ospedale lughese, sarà sospesa anche l’automedica a Lugo e ne verrà organizzata solo una tra Lugo e Faenza sia di giorno che di notte, come accadde anni fa. Se pensiamo a quanto sia fondamentale un intervento il più possibile tempestivo da parte di un medico per salvare la vita delle persone, una notizia del genere non dovrebbe essere considerata minimamente accettabile né dai cittadini nè soprattutto dagli amministratori locali che, in sede di Conferenza territoriale sociale e sanitaria della Romagna, esercitano le funzioni di indirizzo, programmazione, valutazione e vigilanza nei confronti dell’Ausl della Romagna. Da anni continuano a parlarci di riorganizzazione del nostro ospedale, ma pian piano lo stanno smantellando. Qualcuno pagherà per queste scelte? Certamente: i cittadini".

Gli fa eco Mauro Marchiani del Movimento 5 Stelle: " Per coprire un territorio così ampio bisogna ipotizzare tempi di intervento importanti. Se questi tempi vengono sommati a quelli di intervento delle ambulanze spesso indirizzate verso Ravenna o nei casi più gravi a Cesena, chi ha bisogno di un intervento in urgenza, non può essere soccorso con tempestività. I cittadini hanno diritto ad essere curati, hanno diritto all’assistenza di un medico quando necessario".

Monia Savioli