Una targa ricordi le 13 vittime dell’elicottero Agip

Ieri ricorreva il trentaduesimo anniversario della caduta in mare dell’elicottero dell’Agip che stava trasportando i lavoratori sulle piattaforme al largo della costa ravennate. Tredici morti annegati che ancora aspettano la pari dignità rispetto ai tredici morti della Mecnavi nel 1987. È dal 2007, quando ricoprivo l’incarico di capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, che mi sono battuto per far apporre una targa a ricordo dei caduti dell’elicottero, analogamente a quanto fatto per i 13 morti della Mecnavi nello scalone che porta in Comune. Pregai in tutti i modi e ripetutamente l’allora sindaco Fabrizio Matteucci, ma non volle aderire alla mia richiesta. Negli anni scorsi invitai il sindaco De Pascale a provvedere in merito, ma il risultato è stato finora negativo.

Se non si vuole apporre una nuova targa, almeno si aggiunga la data del 25 novembre 1990 nella targa che ricorda i 13 morti della Mecnavi. La mia insistenza nel richiedere la targa per i 13 caduti dell’elicottero è anche dettata dalla richiesta che mi fece Angelo Baroncelli, il padre dell’ultima vittima recuperata in mare dopo oltre 20 giorni dalla caduta dell’elicottero che, con le lacrime agli occhi, sosteneva che suo figlio e gli altri 12 colleghi non erano ricordati in Comune, al pari dei caduti Mecnavi. Angelo Baroncelli è deceduto alcuni anni fa e ritengo che questo suo comprensibilissimo desiderio potrebbe essere finalmente esaudito.

Eugenio Costa