Un’altra serranda si abbassa: ‘Cicli di Buono’

La storica bottega del borgo San Rocco chiude domani dopo mezzo secolo di attività: "Voglio più tempo per me e per la mia famiglia"

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Dopo più di cinquant’anni di onorata attività, chiude lo storico negozio del borgo San Rocco, ‘Cicli di Buono’ di via Renato Serra. Si tratta della terza clamorosa chiusura nel giro di pochi giorni, dopo quella della ‘Casa del Rasoio’ e de ‘Alla beneficenza’, tutti negozi diventati punti di riferimento per i ravennati nei rispettivi settori.

Domani sarà l’ultimo giorno in negozio per il 58 enne Armando Di Buono che ha maturato la scelta da tempo e con serenità. "In realtà mi mancavano ancora alcuni anni per la pensione – racconta –, ma ho deciso di versare contributi volontari, per poter avere più tempo per me e per la mia famiglia. Avendo avuto l’opportunità di fare investimenti diversificati nel corso degli anni, ora ho potuto prendere questa decisione con calma. Non ho figli a cui lasciare l’attività, il negozio è di mia proprietà. Ma non c’è fretta, vedrò se venderlo…". E così anche ‘il meccanico’ del borgo San Rocco saluta i suoi numerosi affezionati clienti.

Armando aveva ereditato il negozio dal padre Michele che lo aprì alla fine degli anni Sessanta. Gli era subentrato in modo definitivo, subito dopo aver completato il servizio militare, nell’85. Una scelta naturale per Armando che era cresciuta tra i banchi del negozio, sviluppando poi una passione vera e propria per la meccanica. Inizialmente il negozio era stato pensato per la riparazioni e vendita delle moto, solo in un secondo momento sono arrivate le bici. "C’è stato un periodo in cui – aggiunge Di Buono – ci occupavamo anche del certosino restauro di moto d’epoca. A un certo punto, però, si è resa necessaria una scelta tra moto e bici per mancanza di spazio. Dopo un’attenta riflessione, il 2005 è stato l’anno della svolta e della ristrutturazione del locale per dare vita a ‘Cicli di Buono’, puntando solo sul prodotto principe dei ravennati. Nel tempo, si è rivelata una decisione giusta perché i ravennati hanno sempre trovato particolarmente comoda la nostra posizione, a ridosso della zona pedonale, passando volentieri da noi per consigli e riparazioni".

Il negozio si è poi specializzato, in particolare, su bici da città e da passeggio, assemblate nelle Marche, quindi di marchi che altri non commercializzavano in città". Sono tanti i clienti che, saputa la notizia, sono passati in questi giorni per salutare Armando e la moglie. Alcuni di loro sono clienti storici se si considera che avevano appena 14 anni quando venivano col padre ad acquistare una bici, e ora ritornano con i figli adolescenti. Di Buono è riservato e non vuole fare nomi ma, fra i suoi clienti, non sono mancati anche diversi personaggi importanti della città dei più disparati settori. Un’ulteriore testimonianza della fiducia e riconoscenza da sempre riposta dai clienti. Così il borgo San Rocco perde un altro ‘pezzo’ ma non la sua identità. "Il quartiere mantiene un certo spirito di gruppo – tiene a precisare Armando –. Ne era anima don Ugo Salvatori, di cui è forte la memoria. Malgrado le tante chiusure e qualche riapertura, il borgo San Rocco resta una zona piacevole della città in cui tutti si conoscono e c’è ancora la voglia di organizzare di tanto in tanto attività, vista l’esistenza di un comitato negozianti. Il mio è un saluto come commerciante, ma non come ravennate".

Roberta Bezzi