
Quello che è accaduto in città come Verona a seguito della vittoria del Marocco sulla Spagna ai Mondiali non c’entra con il calcio o con qualunque altro sport. La partita vinta dalla nazionale marocchina è stata solo il pretesto da parte di gruppi neonazisti per scendere in campo e cercare di marcare il territorio. Qualcuno di loro ha detto infatti che ‘l’errore’ imperdonabile che i tifosi nordafricani avrebbero commesso è stato quello di occupare le piazze e le strade che invece, sempre secondo questi personaggi, spetterebbero solo agli italiani.
Tutto questo non c’entra con lo sport, anche se le società sportive dovrebbero essere più rigorose nei fatti, e non solo nelle parole, quando si tratta di stigmatizzare e punire certi comportamenti dei loro tifosi.
Allo stesso tempo questo è l’espressione di una deriva reazionaria che il nostro Paese, e non solo, sta vivendo. Per questo bisognerebbe che le Istituzioni, oltre che i cittadini individualmente, rispondessero subito e con decisione a questi comportamenti, evitando invece, come è anche capitato, di strumentalizzarli a livello politico.