A sessant’anni
dalla tragedia del Vajont, che costò la vita a duemila persone, domani sera alle 21 andrà in scena, contemporaneamente in 130 teatri in Italia e in Europa un racconto corale declinato in base alle singole peculiarità. Il progetto è partito un anno fa quando Marco Paolini ha chiesto a Marco Martinelli di “riscrivere” in chiave corale il suo monologo sulla tragedia del Vajont, un testo che ha segnato la storia del teatro italiano. Così è nata questa “narrazione”, poi consegnata ai teatri italiani che hanno scelto di portarla in scena. Il ricordo di un momento tragico della storia collettiva del Paese è stato lo spunto per una riflessione trasversale a tante realtà, dal teatro al mondo accademico, dalla scuola alle istituzioni, intorno al tema dell’emergenza idrica e del
futuro delle nuove generazioni ai tempi della crisi climatica.
Al teatro Rasi di via di Roma 39 a Ravenna la narrazione è affidata agli attori Alessandro Argnani, Camilla Berardi e Roberto Magnani; corifeo Marco Saccomandi; con il coro delle cittadine e dei cittadini del Cantiere Malagola. Produzione Ravenna Teatro, un progetto di Marco Paolini per La Fabbrica del Mondo realizzato da Jolefilm in collaborazione con Fondazione Vajont. Lo spettacolo è a ingresso gratuito fino a esaurimento posti (info. ravennateatro.com). A Bagnacavallo, La Bottega dello Sguardo di via Farini 23, con Accademia PerdutaRomagna Teatri, propone la lettura corale ‘Del Vajont e d’altre acque’: una drammaturgia di Renata M. Molinari nata dall’intreccio tra il testo di Marco Paolini e gli scritti di 11 cittadini della Romagna, soci e amici della Bottega. A Brisighella, nel foyer del teatro Pedrini in via Naldi 2 (ingresso offerta libera; info. 377.98875789) l’orazione civile troverà una sua dimensione in un’opera scritta da Gianni e Paolo Parmiani che hanno collegato il dramma del Vajont all’alluvione in Romagna. Seguiranno alcuni brani musicali inerenti al rapporto dell’uomo con l’ambiente, proposti da un gruppo di grandi musicisti, composto da Franco Randi (basso e chitarra), Giancarlo Gallegati, Ugo Farolfi (chitarra e voce) e dalla cantante Stefania Cattani. Concluderanno la serata i fratelli Parmiani, recitando alcune parti dell’opera sul Vajont di Marco Paolini poi tutto si fermerà alle 22.39, l’ora in cui la montagna franò nella diga.