Botulino nella valle del Po: iniziato prosciugamento

Valle della Canna, soccorsi i primi uccelli intossicati, ora si lavora per evitare la replica del disastro del 2019

I primi soccorsi a un anatide con sintomi di intossicazione (foto Fabrizio Zani)

I primi soccorsi a un anatide con sintomi di intossicazione (foto Fabrizio Zani)

Ravenna, 10 agosto 2022 - Alle 18 di ieri pomeriggio è stato aperto lo scarico sullo scolo Rivalone per consentire il deflusso dell’acqua da Valle Mandriole dove sono stati riscontrati i primi casi di botulino. Serviranno 5 o 6 giorni per prosciugare completamente la valle ed evitare che il contagio possa diffondere come in passato. Da settimane la valle è presidiata per disporre la messa in secca ai primi segnali di botulino. Ieri il livello dell’acqua segnava 15 centimetri. Tre settimane fa era oltre 40 cm. La siccità non risparmia gli anatidi.

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"Grazie alla collaborazione con il Comune di Ravenna e i conseguenti sopralluoghi effettuati quotidianamente dal personale del distaccamento pinetale della Polizia Locale, l’Ente parco del Delta è stato informato tempestivamente dell’insorgere del fenomeno di intossicazione da botulino negli uccelli acquatici in sosta presso Valle Mandriole" dichiara il Parco.

"Sono stati recuperati immediatamente i primissimi anatidi in difficoltà e con evidenti sintomi da intossicazione botulinica. Per prevenire l’esplosione del fenomeno, in previsione dell’arrivo di migliaia di uccelli migratori, si ritiene indispensabile procedere al disseccamento della zona umida, mediante apertura dello scarico sullo scolo Rivalone". Di qui la decisione di aprire lo scolo verso il canale. Ieri sono stati recuperati tre mestoloni e un’alzavola. Uno dei mestoloni è deceduto in serata.

"L’Ente parco e tutti gli enti interessati alla gestione conservazione della valle continuano a monitorare costantemente la situazione, certamente legata alla gravissima e straordinaria siccità che si protrae da mesi" aggiunge il Parco. Oggi la valle sarà battuta palmo a palmo per verificare se ci sono altri animali alle prese col botulino. Un anno fa, subito dopo Ferragosto, tornò a manifestarsi nella stessa valle il botulino, con un bilancio di qualche decina di animali morti. Nulla, rispetto ai 3mila anatidi morti nel 2019 per gli stessi motivi.

Tra fine anno e inizio 2022 sono stati eseguiti lavori per aumentare l’immissione di acqua dal Lamone che però, quest’anno, a causa della siccità, deve farsi carico dei problemi dell’agricoltura e del distretto chimico. L’area di Punte Alberete è invece già in secca come avviene rtutti gli anni per provvedere alla pulizia della valle.

lo. tazz.