Vento forte e burrasca, il mare entra nei lidi

Una giornata nera tra vie, piazze e attività sulla costa sommerse. In serata un nuovo allarme: si chiudono le strade e si teme per la notte

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Una tempesta in pieno giorno, con il mare che entra nelle piazze e nei negozi dei lidi, le persone che guardano sgomente l’acqua, la schiuma, i bidoni, i rami che la furia del vento sposta da una parte all’altra dei centri abitati. Sono le 8.30 di ieri mattina. Sui computer della Capitaneria di porto i sistemi di rilevamento della velocità del vento segnano 41 nodi (76 km) da sud est, burrasca. Il mare è ingrossato, le onde picchiano forte. C’è alta marea, il Candiano è colmo. Le navi in rada in attesa di entrare in porto recuperano l’ancora e vanno al largo per sottrarsi alle raffiche, lasciandosi portare dal mare. A Marina di Ravenna, Marina Romea, Lido di Savio, Lido Adriano, Punta Marina, Casalborsetti si fanno i conti con il mare che entra nei paesi. A Marina di Ravenna il panorama è surreale: la diga sud sembra scomparire, c’è solo il mare. A Lido Adriano la furia della mareggiata invade il bagno La Rotonda, mentre piazza Vivaldi e viale Ovidio si riempiono di fango. Si salva il ristorante Nico, solo perché è riuscito a posizionare i sacchi di sabbia 5 minuti prima dell’arrivo del mare. A Marina Romea sono gli stabilimenti balneari a pagare il prezzo maggiore: per i più colpiti danni per decine di migliaia di euro. Acqua a Casal Borsetti, Lido di Savio e Punta Marina. Il traghetto che congiunge Marina di Ravenna e Porto Corsini viene sospeso da Start poco dopo le 7, stessa sorte per le corse dei bus.

Mentre si fa la conta dei danni della burrasca mattutina, il Comitato operativo comunale guidato dal sindaco de Pascale, in stretto contatto con il prefetto Castrese De Rosa, lancia un nuovo allarme: per le ore 17 è prevista una nuova, forte, burrasca. Si aspetta la notte temendo nuovi allagamenti e presagendo la chiusura di strade sui lidi. Alle 16.53 le strumentazioni dei piloti del porto segnano una raffica di 43 nodi, 80 kmh, più forte di quella della mattinata. "Uomini e mezzi del Comune, della polizia locale, dei vigili del fuoco, della protezione civile, del volontariato di protezione civile e di tutte le forze dell’ordine e dei soggetti istituzionali coinvolti – scrive sui social il sindaco verso le 18 – continuano ad essere al lavoro per il monitoraggio e la gestione dell’attuale situazione legata al maltempo". In particolare le località sulle quali "si stanno al momento registrando le maggiori necessità di intervento sono Lido Adriano, Lido di Savio e la zona a nord di Casalborsetti, dove domani (oggi, ndr) saranno valutati i danni sull’argine di protezione dal mare in adiacenza al poligono militare. A Lido Adriano e a Lido di Savio sono state inviate diverse motopompe e mezzi con sacchi di sabbia, da impiegare all’occorrenza. La polizia locale ha attivato ulteriori turni di reperibilità per la fascia notturna". In serata risultano chiuse via Trieste, in prossimità dello scolo Lama, via della Cooperazione a Casalborsetti, via delle Valli a Marina Romea e la Ravegnana per la caduta di un albero. In base alle necessità potranno essere chiuse anche altre strade. I vigili del fuoco sono intervenuti a Fosso Ghiaia per un albero caduto su una casa in via Romea sud. Infine l’appello: "Si raccomanda di non recarsi nelle frazioni costiere se non per motivi di necessità".

Mentre si attende la notte e l’allerta è massima, in ambito portuale si continua a lavorare per ripulire i terminal invasi dall’acqua: Docks Cereali, Nadep Ovest, Sapir. Acqua nella sede del distretto Eni in via del Marchesato a Marina di Ravenna, con i dipendenti al lavoro da casa in smart working. Stessa situazione nei capanni da pesca. Come riferisce il presidente dell’associazione capannisti Roberto Manzoni, sono allagati con mezzo metro d’acqua quelli alla foce dei Fiumi Uniti e della Baiona, sotto le palafitte che reggono i capanni sul Lamone c’è oltre un metro d’acqua.

lo.tazz.