Verlicchi: "Nessun reato, noi danneggiati"

La consigliera comunale respinge le accuse: "Non ho mai obbligato nessuno a darmi documenti, sulla scuola abbiamo salvato i bimbi"

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Intervista complicata, quella con la consigliera comunale della Pigna, Veronica Verlicchi. Non condivide il modo in cui vengono formulate le domande ("sembra l’interrogatorio di un Pm") e a un certo punto tronca la comunicazione.

Consigliera Verlicchi, il fatto è valutato giuridicamente tenue, ma politicamente non ritiene grave l’avere attinto informazioni attraverso un dipendente compiacente?

"Io non ho corrotto nessuno, non ho obbligato né sollecitato nessuno a fare niente. Quel foglio sulla scuola che abbiamo ricevuto dal geometra non era un documento segretato. Quindi non c’è reato. Ho solo fatto sapere che l’amministrazione voleva costruire una scuola dove Arpae rilevava un forte inquinamento elettromagnetico e da smog. Sono contenta che la questione sia stata archiviata e, soprattutto, se sono riuscita a fermare il progetto".

Diffondeste il parere negativo di Arpae alla scuola per farlo prima nel vostro acerrimo nemico, Ancisi. Insieme non arrivate al 9 per cento. Ne valeva la pena?

"Non lo feci per un risultato elettorale, ma per proteggere i bambini. All’epoca ero candidata sindaco da soli due mesi ma già molto prima avevo diffuso le prime perplessità di Arpae sulla questione. Era un documento non sotto istruttoria. Lo pubblicammo subito, prima che lo facessero altri: loro sì che hanno le talpe nel Comune... Lo abbiamo fatto uscire prima dell’accesso agli atti, ma quello era un atto pubblico. Come mai non chiamate il sindaco chiedendo a lui perché non avesse rivelato quell’atto? E guarda caso tutto questo successe in campagna elettorale".

Comune, Pd in primis, su questa vicenda non hanno mai diffuso una riga.

"E chi le ha fatte le indagini? L’accusa viene costruita sulla base di un dossier sul nulla, tanto che ora viene archiviato, fatto dal comandante della polizia municipale Giacomini, nominato dal sindaco, con un parere della procura, che non è un giudizio divino".

La Procura, non il sindaco, sceglie a chi delegare un’indagine.

"Il comandante è nominato dal sindaco, è una nomina fiduciaria senza passare da un concorso".

Perché sul progetto Arco Lavori diffondeste contenuti di documenti nonostante il preventivo ammonimento del Comune a non farlo?

"La Pigna non ha diffuso niente. Quella conferenza stampa fu promossa da Randi e mondo del nuoto, noi eravamo presenti come invitati. Già lì nelle indagini ci accusavano incredibilmente di un sinistro scopo".

Si contesta soprattutto una frase attribuita a Randi, di un anno dopo, che disconosce di averla mai detta, sulla base delle carte ottenute.

"Randi quelle carte non le ha avute da me, perché devo essere stata io a dargliele? Altri consiglieri comunali hanno chiesto e ottenuto il progetto della piscina, nello stesso periodo in cui lo ho ottenuto io".

Avremmo voluto chiedere, infine, dato che nelle richieste di accesso agli atti emergono scontri accesi con i dipendenti comunali, se questo sia il modo corretto di fare politica e opposizione. Ma cade la linea.

l. p.