ANNAMARIA CORRADO
Cronaca

"Via Eraclea, case Acer tra ratti e muffa. Presenteremo un esposto in Procura"

"Infiltrazioni, muffa, sporcizia, presenza di ratti, degrado e trascuratezza". La descrizione delle case popolari di via Eraclea fatta da Mirko...

Mirko De Carli e Salvatore Cullerà (foto Zani)

Mirko De Carli e Salvatore Cullerà (foto Zani)

"Infiltrazioni, muffa, sporcizia, presenza di ratti, degrado e trascuratezza". La descrizione delle case popolari di via Eraclea fatta da Mirko De Carli, candidato del Popolo della Famiglia in consiglio comunale nella coalizione a sostegno di Alvaro Ancisi sindaco con Lega e Lista per Ravenna, non fa sconti. "È un’emergenza – continua – dal punto di vista sanitario e strutturale, perché in quelle case abitano famiglie con bambini e sono ambienti insani dove dormire, mangiare, vivere. Il degrado è sia all’esterno che all’interno degli edifici e le segnalazioni continue dei cittadini ad Acer, l’ente che gestisce per il Comune l’edilizia popolare, non hanno sortito alcun risultato". I residenti, aggiunge il candidato, "sono spesso costretti a intervenire a proprie spese per mettere una toppa a situazioni ormai insostenibili". Per questo De Carli e Alvaro Ancisi, che da anni si occupa delle case popolari, hanno raccolto una folta documentazione che verrà affidata a un perito per essere poi inoltrata ad Acer. "Abbiamo proposto, nel caso di vittoria della nostra coalizione, – sottolinea – di togliere ad Acer, ormai un carrozzone che non riesce a risolvere i problemi, la gestione dell’edilizia popolare perché venga nuovamente affidata al Comune".

De Carli non esclude, se la situazione dovesse continuare a essere così critica, un esposto alla Procura da parte dei residenti di via Eraclea. Una testimonianza diretta della situazione delle palazzine di quella strada arriva da un residente, Salvatore Cullerà. "Vivo al civico 31 – racconta – e da sei mesi siamo senza portone, quindi costretti a sfrattare di continuo gente non raccomandabile che si intrufola. Le strutture cadono a pezzi, gli alberi non vengono potati, i parcheggi non ci sono e l’ente ci risponde sempre “fate voi”. È vero, sono alloggi popolari, ma non significa che si debba vivere come animali. Sono sei anni che entra acqua dalle scale, i tetti sarebbero da rifare e le guaine non ci sono più. Molti negli appartamenti coprono la muffa con pannelli di plastica, ma questo peggiora la situazione".

a.cor.