
I Vigili del Fuoco al lavoro (Zani)
Ancora una volta il sito archeologico di Santa Croce, in via Galla Placidia, si è allagato. Ieri sono intervenuti i vigili del fuoco con una pompa per rimuovere l’acqua. L’allagamento è dovuto, con tutta probabilità, al cattivo funzionamento delle pompe che tengono all’asciutto il sito. I pompieri hanno finito ieri pomeriggio attorno alle 16. Non è la prima volta che Santa Croce si allaga, di sicuro è già accaduto nel 2019, ad agosto, quando l’area si era allagata due volte nel giro di pochi giorni. Poi nel 2021. Le pompe di aspirazione che lavorano di continuo per tenere il luogo asciutto, erano state sostituite, ma qualcosa non ha funzionato. I mosaici presenti nella parte esterna del sito dovrebbero essere restaurati nei prossimi mesi.
L’area, all’ombra di San Vitale e a pochi metri dal mausoleo di Galla Placidia, è particolarmente suggestiva. I mosaici all’esterno risalgono al V secolo, mentre la chiesa fu costruita all’inizio del 400 per volere di Galla Placidia e le fonti testimoniano che un tempo doveva essere decorata con marmi e mosaici parietali. Il sito è visibile dall’esterno, percorrendo via Galla Placidia: della chiesa, che nei secoli è stata modificata e depredata, rimangono la facciata del 1600 e l’abside del 1400.
L’area è di proprietà del Comune.