Via gli alberi lungo il fiume a Coccolia. Nelle ultime settimane centinaia di tronchi sono stati tagliati lungo l’argine che corre accanto alla Ravegnana. Non solo, ma negli ultimi mesi sono stati ricostruiti 120 metri di muretto crollati a maggio e controllato il resto della struttura per accertarsi che non ci siano punti indeboliti. In totale i lavori di messa in sicurezza del Ronco a Coccolia, eseguiti con la direzione delll’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, ammontano a 400mila euro. Si tratta di interventi per mettere il territorio in sicurezza dopo maggio. "C’è stata un po’ di polemica, ma non siamo partiti subito perché avevamo altre priorità – spiegano dall’Agenzia regionale –. Lì l’argine non si è rotto come successo altrove. C’erano località dove sarebbero bastate due gocce di pioggia a far uscire altra acqua dal fiume". Si prevede la fine dei lavori, col taglio degli ultimi alberi anche per controllare l’argine, la prossima settimana. "Abbiamo anche parlato con i residenti, che hanno memoria di una serie di canali del vecchio consorzio collegati al fiume sotto al paese – proseguono dall’Agenzia regionale –. A maggio non è successo niente quindi riteniamo la situazione tranquilla, ma meglio verificare". L’argine destro è un’altra storia: "Lì ci sono stati dei danni e andremo a ricostruire parte dell’argine". Del resto ora termina questa fase dei lavori, ma gli interventi saranno tanti nei prossimi anni. "Nel 2025 il muretto di Coccolia lo rifaremo completamente, anche la parte che ora ci siamo limitati a controllare. Se l’acqua torna ai livelli di maggio, però, il muro di Coccolia sarà l’ultimo dei problemi. Per quanto riguarda il taglio degli alberi, solo in quest’anno ne abbiamo rimossi più che negli ultimi 30 anni, e senza polemiche. Al contrario tutti vogliono che interveniamo, e le imprese sono tutte attive. Un po’ alla volta interverremo ovunque, i fondi ci sono, ma bisognerà attendere".
Tra le zone che aspettano c’è Borgo Sisa, a poca distanza da Coccolia, dove gli alberi nel Ronco ci sono ancora. Nei giorni scorsi un cittadino ignoto ha appeso un cartello che dice: "Alluvione Borgo Sisa, manca argine pulizia fiume". Il Comitato cittadino della frazione ha deciso di sfruttarlo per dare voce ai timori di tanti, o meglio di tutti. "Qui i più fortunati hanno avuto 3040 centimetri d’acqua in casa. Ma da alcuni è arrivata al metro e 60 – dicono dal comitato –. I muri devono ancora asciugarsi, chi ha già imbiancato dovrà rifarlo. La paura è tanta e in questi mesi abbiamo organizzato incontri sia con le istituzioni ravennati che con quelle forlivesi, visto che siamo al confine. Temiamo che, come si dice, ’il cane dei due padroni muoia di fame’. C’è gente che sta pensando di vendere e traslocare altrove, ma è assurdo. Anche recentemente abbiamo scritto alle istituzioni sia ravennati che forlivesi per chiedere spiegazioni: vogliamo sapere quali lavori saranno fatti e quando. Al momento, però, non abbiamo ricevuto risposta".
Sara Servadei