"Viale Mattei è assediato dalle auto" In 800 firmano una lettera di protesta

Inviata al sindaco: "Negli orari di punta situazione insostenibile, protestiamo da anni ma le promes non sono mai state mantenute. Si era parlato di una bretella per deviare le auto: mai realizzata"

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Sono ben 800 i firmatari di una lettera scritta da un gruppo di residenti del quartiere San Giuseppe e presentata al sindaco di Ravenna Michele De Pascale, per denunciare il congestionamento del traffico in viale Mattei. "Il problema esiste già da diversi anni – spiegano i residenti – ma nulla è stato fatto, malgrado le ripetute rimostranze. C’è stata, negli anni scorsi, qualche visita di politici nel periodo elettorale con relative promesse, mai mantenute però. Così, questa volta, abbiamo pensato a un’azione simbolica collettiva che speriamo porti a un miglioramento della situazione. Viale Mattei è ormai invivibile, soprattutto negli orari di punta tipo dalle 17 del pomeriggio, ed è a tutti gli effetti un’arteria portante di tutta la circolazione stradale verso la zona industriale e i lidi. Un tempo, il Comune aveva in mente di realizzare una specie di bretella che avrebbe spostato il traffico fuori dal viale, poi però non se n’è fatto nulla e il risultato è sotto gli occhi di tutti".

L’intenso traffico, secondo i firmatari, crea diversi elementi di criticità: smog, inquinamento, sicurezza. Chi abita sul viale non apre neanche più le finestre per non sentire il fastidioso rumore e per non compromettere la qualità dell’aria. Il disagio non riguarda solo i residenti, ma anche i cittadini abituati a frequentare il quartiere per i servizi. Non a caso, tra i firmatari, ci sono anche ravennati abituali frequentatori della zona. "Anche la sicurezza è fortemente a rischio – spiega il gruppo di residenti –, e gli incidenti sono frequenti, anche per l’alta velocità. Mancano un rilevatore di velocità e poi un adeguato attraversamento pedinale in corrispondenza dell’ingresso di una palestra. Un forte pericolo viene poi dai mezzi pesanti, nonostante il divieto esistente. Solo di tanto in tanto, arriva una pattuglia della polizia che fa qualche multa, ma il problema non accenna a scomparire". E come se ciò non bastasse c’è un altro motivo di preoccupazione: la previsione di un aggravio del flusso veicolare connesso alla prossima urbanizzazione dell’area compresa tra via Sant’Alberto e via dell’Agricoltura e del PUA ‘Agraria". Questo potrebbe ripercuotersi ulteriormente sull’inquinamento acustico, già ora oltre il limite di tollerabilità.

Non stupisce, dunque, che in appena due mesi sia stato possibile mettere insieme 800 firme. "Dato che l’ordinamento giuridico – conclude il gruppo di residenti – conferisce alle amministrazioni locali e, in particolare al sindaco, i compiti di intervento riguardanti la tutela della sicurezza e della salute pubblica, chiediamo un percorso ‘partecipato’ che preveda azioni tangibili ed efficaci a salvaguardia della zona, per poter ovviare a una situazione di disagio e di pericolo non più sostenibili".

Roberta Bezzi