REDAZIONE RAVENNA

“Video hot al marito di lei”, l’ex amante nei guai

Deve rispondere anche di stalking ed estorsione per avere chiesto alla donna, di Massa Lombarda, denaro in cambio del silenzio

L'ex amante la ricatta minacciandola di girare il video hot al marito

Massa Lombarda (Ravenna), 15 novembre 2023 – Quell’avventura extraconiugale di una notte, si era trasformata in una frequentazione andata avanti per quasi quattro mesi a cavallo della fine del 2021. Un periodo dopotutto non così lungo: ma pagato a caro prezzo tra molestie, minacce, richieste di danaro, richieste di chiarimenti sul lavoro e a casa e perfino un video di un loro rapporto inviato al compagno di lei.

La vicenda, approdata ieri mattina davanti al gup Janos Barlotti e al pm Marilù Gattelli, ha come protagonisti da una parte una ultra-quarantenne di Massa Lombarda parte civile con l’avvocato Lisa Venturi. E dall’altra un trentenne originario di altra regione e difeso dall’avvocato Giorgio Vantaggiato. In particolare l’uomo deve rispondere di stalking, di estorsione e di diffusione illecita pluriaggravata di immagini sessualmente esplicite.

Secondo quanto riferito dalla donna ai carabinieri della locale caserma, lei e l’amante si erano conosciuti in un momento di crisi con il compagno che frequentava ormai da più di dieci anni. In quel momento lei si era addirittura trasferita da casa in un appartamento di un altro comune.

Ed era stato qui che amici le avevano presentato quello che sarebbe poi diventato per l’accusa il suo molestatore. Prima notte a fine autunno 2021 tutto bene: e la relazione era proseguita anche quando lei era tornata a Massa Lombarda. Lui però avrebbe iniziato a chiederle prestiti.

E così lei, dopo avere sborsato un totale di 7.000 euro circa, a ridosso della primavera 2022 aveva deciso di tagliare. L’uomo allora - prosegue l’accusa - aveva iniziato ad assumere atteggiamenti minacciosi e vessatori: un fiume in piena fatto di chiamate e messaggi con cui le prometteva di rivelare tutto al compagno mandando il matrimonio a carte quarantotto. Su tutto, aleggiavano alcuni video intimi: la minaccia era di divulgarli pure ai parenti di lei se non avesse pagato. L’obiettivo era cioè quello di riscuotere o fare saltare la coppia. Inutile bloccarlo sui social: perché lui si era inventato altri profili. E pretendeva che lei gli riferissi dove si trovava anche tramite foto o geolocalizzazioni.

Non solo: a un certo punto l’uomo aveva cominciato pure a recarsi sul lavoro di lei per chiedere chiarimenti: ma i "cinque minuti" si trasformavano in mezz’ora abbondante. Tanto che lei alla fine aveva perso il lavoro. A maggio di quell’anno l’ex amante si era spinto in un paio di occasioni fino all’abitazione massese di lei anche se la donna in quel momento non era in casa.

Ma per farle sentire il fiato sul collo, a riprova le aveva inviato alcune foto dell’abitazione dicendole che, nonostante avesse suonato al campanello, nessuno gli aveva risposto. In altre occasioni era addirittura riuscito a convincere tre sconosciuti a scriverle che lui stava per arrivare a casa sua.

Un’altra volta , incrociandola per strada, durante la conseguente discussione l’aveva spinta fino a farla cadere a terra: e quella volta lei, stanca di tutto, durante il trasporto in ospedale aveva chiamato il suo compagno per raccontargli tutto: l’uomo alla fine aveva deciso di perdonarla. Ma l’ex amante - sempre secondo l’accusa - aveva continuato a tampinarla con richieste di danaro.

La prossima udienza è stata fissata per fine aprile.

a.col.