Cinquemila interventi nella provincia di Ravenna dall’inizio dell’anno a oggi: è il bollettino che i vigili del fuoco aggiornano quasi ora per ora in un 2022 che segnerà probabilmente un prima e un dopo nella crisi climatica che sta affliggendo l’Italia e il mondo.  "Nell’ultimo periodo sono come ovvio numericamente dominanti gli interventi per gli incendi della vegetazione", segnala il comandante dei vigili del fuoco di Ravenna, Luca Manselli.  Comandante, di che tipo di roghi parliamo?  "Di incendi che vedono coinvolte non solo le fasce boschive ma anche le sterpaglie, i campi, le distese di grano, le rotonde (venerdì un incendio di questo tipo è divampato vicino all’Adriatica, ndr). Quanti sono gli uomini attivi ogni giorno sul territorio ravennate? "Giornalmente possiamo contare su una sessantina di persone. Voglio però ricordare che il nostro è un corpo nazionale, che può fare affidamento su aiuti da tutta Italia in situazioni particolare. La Colonna mobile garantisce aiuti anche dalle regioni vicine. Esistono poi convenzioni sottoscritte con la Protezione civile, che consentono di mettere in campo ulteriori forze". Quali le situazioni più complicate dell’ultimo periodo?  "Nel ravennate abbiamo dovuto fronteggiare vari principi di incendio, ma nessuno di questi si è rivelato particolarmente grave. L’intervento più complicato è stato quello a Monte Romano, nel brisighellese, ai confini della provincia: il vento ha continuato per giorni ad alimentare le fiamme anche quando sembravano domate. I nostri uomini sono rimasti sul posto per una settimana, intervenendo di volta in volta dove il vento contribuiva a far riprendere vigore al fuoco". Tutti si domandano quali siano le cause scatenanti.  "Possono essere varie, fra le quali un mozzicone di sigaretta, o il contatto con una marmitta. In queste condizioni non ci può comunque essere autocombustione. Ciò premesso, la siccità che stiamo attraversando, le ondate di calore e la presenza di vento rappresentano un accumularsi di pericoli. Per fare un paragone, l’ambiente è nelle stesse condizioni di una casa in cui sia stata lasciata aperta la manopola del gas. La minima scintilla può causare un disastro". La crisi idrica sta complicando il vostro lavoro? "Attualmente non abbiamo problemi di questo tipo. Teniamo conto che nel nostro territorio, grazie alla collaborazione con il Consorzio di bonifica della Romagna occidentale – ma anche all’interessamento di soggetti privati: mi preme ricordare l’impegno del Rotary – è per noi possibile approvvigionarci d’acqua anche servendoci in via straordinaria delle reti normalmente utilizzate per l’irrigazione. Il che aumenta in maniera significativa le potenziali quantità d’acqua che potremmo utilizzare nel caso di un incendio grave. C’è un portale sul quale sono schedati tutti i punti in cui i vigili del fuoco possono prelevare acqua. Il che significa che se qui dovesse trovarsi ad operare in via eccezionale una squadra da un’altra regione, saprebbe dove e come rifornirsi d’acqua".  Quali sono le parti più a rischio del territorio ravennate? "Dico un’ovvietà evidenziando come le parti boschive e le pinete siano più a rischio delle aree edificate. Per questo è importante adottare tutti gli accorgimenti utili a evitare che il fuoco possa essere innescato".  Filippo Donati

Cronaca

Cinquemila interventi nella provincia di Ravenna dall’inizio dell’anno a oggi: è il bollettino che i vigili del fuoco aggiornano quasi ora per ora in un 2022 che segnerà probabilmente un prima e un dopo nella crisi climatica che sta affliggendo l’Italia e il mondo. 
"Nell’ultimo periodo sono come ovvio numericamente dominanti gli interventi per gli incendi della vegetazione", segnala il comandante dei vigili del fuoco di Ravenna, Luca Manselli. 
Comandante, di che tipo di roghi parliamo? 
"Di incendi che vedono coinvolte non solo le fasce boschive ma anche le sterpaglie, i campi, le distese di grano, le rotonde (venerdì un incendio di questo tipo è divampato vicino all’Adriatica, ndr).
Quanti sono gli uomini attivi ogni giorno sul territorio ravennate?
"Giornalmente possiamo contare su una sessantina di persone. Voglio però ricordare che il nostro è un corpo nazionale, che può fare affidamento su aiuti da tutta Italia in situazioni particolare. La Colonna mobile garantisce aiuti anche dalle regioni vicine. Esistono poi convenzioni sottoscritte con la Protezione civile, che consentono di mettere in campo ulteriori forze".
Quali le situazioni più complicate dell’ultimo periodo? 
"Nel ravennate abbiamo dovuto fronteggiare vari principi di incendio, ma nessuno di questi si è rivelato particolarmente grave. L’intervento più complicato è stato quello a Monte Romano, nel brisighellese, ai confini della provincia: il vento ha continuato per giorni ad alimentare le fiamme anche quando sembravano domate. I nostri uomini sono rimasti sul posto per una settimana, intervenendo di volta in volta dove il vento contribuiva a far riprendere vigore al fuoco". Tutti si domandano quali siano le cause scatenanti. 
"Possono essere varie, fra le quali un mozzicone di sigaretta, o il contatto con una marmitta. In queste condizioni non ci può comunque essere autocombustione. Ciò premesso, la siccità che stiamo attraversando, le ondate di calore e la presenza di vento rappresentano un accumularsi di pericoli. Per fare un paragone, l’ambiente è nelle stesse condizioni di una casa in cui sia stata lasciata aperta la manopola del gas. La minima scintilla può causare un disastro".
La crisi idrica sta complicando il vostro lavoro?
"Attualmente non abbiamo problemi di questo tipo. Teniamo conto che nel nostro territorio, grazie alla collaborazione con il Consorzio di bonifica della Romagna occidentale – ma anche all’interessamento di soggetti privati: mi preme ricordare l’impegno del Rotary – è per noi possibile approvvigionarci d’acqua anche servendoci in via straordinaria delle reti normalmente utilizzate per l’irrigazione. Il che aumenta in maniera significativa le potenziali quantità d’acqua che potremmo utilizzare nel caso di un incendio grave. C’è un portale sul quale sono schedati tutti i punti in cui i vigili del fuoco possono prelevare acqua. Il che significa che se qui dovesse trovarsi ad operare in via eccezionale una squadra da un’altra regione, saprebbe dove e come rifornirsi d’acqua". 
Quali sono le parti più a rischio del territorio ravennate?
"Dico un’ovvietà evidenziando come le parti boschive e le pinete siano più a rischio delle aree edificate. Per questo è importante adottare tutti gli accorgimenti utili a evitare che il fuoco possa essere innescato". 
Filippo Donati

Vigili del fuoco, piano contro gli incendi:  "La minima scintilla può causare un disastro"    

Desirée Gozzini in aula con un busto (Foto Corelli)

Incidente di Pinarella con tre morti, concessi i domiciliari a Desiree Gozzini 

Covid Veneto, i dati dell'11 agosto 2022

Covid Veneto, oggi 11 agosto 2022. Frena la curva: 3.245 nuovi casi e 11 morti

Il soccorso alpino

Cortina d'Ampezzo, due salvataggi in quota: il più grave è un freeclimber tedesco

Potrebbe interessarti anche

Covid in Emilia Romagna dell'11 agosto 2022

Covid oggi in Emilia Romagna, il bollettino dell'11 agosto 2022: 2.209 contagi e 13 morti

siccità

Siccità Marche 2022: le province più colpite. Chiesto lo stato di emergenza

Covid oggi Marche: il bollettino dell'11 agosto

Covid Marche oggi, il bollettino dell'11 agosto 2022: 993 contagi e 3 morti

Vigili del fuoco, piano contro gli incendi:  "La minima scintilla può causare un disastro"     - Cronaca

Ravenna, tutte le ultime notizie, foto, video, eventi ed aggiornamenti di oggi in tempo reale.

Tutte le news di oggi di Ravenna - Il Resto del Carlino

Città Future

Top Aziende

Cronisti in Classe

Premio Mascagni

Top 500 Bologna

Top 500 Romagna

Europei Nuoto

Aste e tribunali

Alfasigma

Speciale Università

Ravenna, tutte le ultime notizie in tempo reale

A sinistra Luca Nogaris, a destra Alessio Picelli

Giallo a New York

Mattia, che adesso pesa 10 chili e 100 grammi, con i genitori Alessandro e Isabella

Figlio prematuro

L’imprenditore Rino Mini

Il ristorante chiude

Inseguimento a 200 all'ora

Eventi di Ferragosto

Oltre alla musica, nella zona mare verrà vietata la vendita di bevande in vetro

Vigili del fuoco, piano contro gli incendi: "La minima scintilla può causare un disastro"

Il comandante provinciale Luca Manselli traccia il quadro: in caso di necessità rinforzi da fuori regione con la colonna mobile, mappa degli approvigionamenti d’acqua e 60 uomini in campo ogni giorno, più la possibilità di attivare la protezione civile

Dalla stessa sezione

Iscriviti alla newsletter.

Il modo più facile per rimanere sempre aggiornati