MONIA SAVIOLI
Cronaca

Villa Monaldina da tutelare: "Si vuole smembrare il parco"

La denuncia di Italia Nostra: "Uno scempio che potrebbe aver luogo a breve". L’associazione ha fatto richiesta di accesso agli atti in Soprintendenza.

Villa Archi Corbucci, detta Monaldina, è sulla via Ravegnana all’altezza di Gambellara

Villa Archi Corbucci, detta Monaldina, è sulla via Ravegnana all’altezza di Gambellara

La sezione ravennate di Italia Nostra denuncia "uno scempio che potrebbe aver luogo in tempi brevi ai danni del preziosissimo parco di Villa Archi Corbucci, detta Monaldina". In una nota dell’associazione che tutela il patrimonio storico, artistico e naturale della nostra nazione, si parla in particolare di un progetto di frammentazione del parco della villa settecentesca che si trova sulla via Ravegnana, all’altezza di Gambellara. "Per non meglio precisate vicende – scrivono dalla sezione ravennate di Italia Nostra –, è stato proposto un progetto di manomissione dell’integrità del grande parco, coevo della villa, che verrebbe frammentato in vari lotti, con tanto di recinzioni, fili spinati, cancelli e cancellini e barriere posticce. A farne le spese, sia il bosco retrostante la villa che la parte antistante, dove il parco verrebbe smembrato nella zona del viale centrale di accesso principale e della chiesa". Inoltre, dall’associazione si spiega che "alle specie presenti ne verrebbero aggiunte – a quanto pare arbitrariamente – altre, e a questo si sommerebbe anche una disomogenea gestione delle varie zone in cui verrebbe suddiviso il parco, giunto ai giorni nostri pressoché miracolosamente intatto".

Da Italia Nostra si punta il dito contro quello che viene definito "un intervento così invasivo e stravolgente per l’unitarietà dell’insieme, ma anche per il patrimonio ecologico che ospita", che secondo i rappresentanti ravennati dell’associazione "può configurarsi come una manomissione – per non dire distruzione vera e propria – di un bene storico artistico di valore elevatissimo sottoposto alle stringenti disposizioni del Codice dei Beni Culturali". Per questo Italia Nostra vuole approfondire la vicenda che definisce "sconcertante" e ha inviato un’istanza di accesso agli atti alla Soprintendenza di Ravenna per comprendere lo stato dell’arte".