FILIPPO DONATI
Cronaca

Viva Ravenna scalda i motori: "Pronta una lista di alto livello. Ancisi? No, abbiamo altre idee"

I civici alzano la voce alla luce dello stallo creato da Fratelli d’Italia. E la Lega rischia la spaccatura

I civici alzano la voce alla luce dello stallo creato da Fratelli d’Italia. E la Lega rischia la spaccatura

I civici alzano la voce alla luce dello stallo creato da Fratelli d’Italia. E la Lega rischia la spaccatura

Una riunione delle scorse ore pare aver sancito una delle poche certezze in casa delle opposizioni in vista delle amministrative: Viva Ravenna si presenterà alle elezioni, e possibilmente non da sola. "Non ci interessa aumentare il livello di confusione – spiega il consigliere comunale Filippo Donati –. Ci vediamo come una lista civica in grado di dare una dimensione locale all’alleanza di centrodestra".

Viva Ravenna, che assicura di avere pronta una lista di candidati "qualitativamente di livello, tale da confermarci come civica più votata dell’opposizione", è pronta ad alzare il tiro. Ai civici non è piaciuta la fuga in avanti della Lega su Ancisi: "Se il centrodestra dovesse convergere su di lui, faremmo probabilmente altre valutazioni". Mosse forse ispirate dalla tattica: il nome di Nicola Grandi – che però giura di non avere ricevuto proposte – assume giorno dopo giorno sempre più i connotati di una scialuppa di salvataggio per il centrodestra.

Anche perché da Viva Ravenna si alza un altro veto, quello contro una possibile candidatura dello stesso Ferrero, da lui negata ma che potrebbe tornare praticabile se imposta dalla dirigenza del partito. "Come ci presentiamo alla cittadinanza – osserva Donati – candidando un consigliere regionale che non farebbe mai il sindaco?".

Forza Italia, da par suo, non esclude più nulla, compresa l’ipotesi, come già fatto dalla Lega, di uscire allo scoperto con un proprio candidato; a quel punto Fratelli d’Italia dovrebbe scegliere se appoggiare uno dei profili in campo o insistere nella ricerca di un proprio nome (infruttuosa è stata anche una riunione romana, nelle scorse ore). Nel frattempo i candidati già in lizza sono almeno due: Ancisi, appunto, sostenuto da Lista per Ravenna, Lega e Popolo della Famiglia, e Veronica Verlicchi, che continua ad avere il supporto del gruppo consiliare della Lega.

"Dal segretario Matteo Salvini non mi è giunta alcuna scomunica – insiste il congliere Gianfilippo Nicola Rolando – pertanto ripeto che Veronica Verlicchi è la nostra candidata. Detto questo, nessuno è qui per piantare bandierine: se da Fratelli d’Italia arrivasse una proposta condivisibile, tutto potrebbe tornare in discussione". Un ponte lanciato in direzione di Fdi, una cui parte, vicina alle posizioni di Verlicchi, potrebbe vedervi una sorta di salvagente lanciato fra le onde.

Rolando esclude per ora di mettere mano all’ipotesi "nucleare", e cioè presentare la candidatura di Verlicchi a nome de La Pigna e di una generica ’Lega’ scissionista rispetto a quella guidata da Jacopo Morrone. Uno scenario che porterebbe Ravenna ad avere sulla scheda elettorale due volte la parola Lega – in associazione rispettivamente ad Ancisi e Verlicchi – con possibili effetti a cascata sui decimali che fanno la differenza fra tre e due eletti. "Non è nostra intenzione spaccare la Lega – assicura Rolando – continuo a dire che abbiamo il sostegno del partito".

Gli uomini seduti al tavolo delle trattative sembrano ormai alla ricerca, più che di un candidato, di un tasto per lo sblocco del sistema. I ben informati spiegano che la soluzione potrebbe arrivare da Roma, tramite la semplice indicazione di un profilo appartenente a un’area politicamente sottorappresentata nel quadro nazionale delle candidature. Un’ipotesi che fa tremare i polsi soprattutto di chi teme contraccolpi sul fronte dell’affluenza degli elettori di centrodestra, vedendo replicarsi lo spettro delle regionali, e di quella mappa di Ravenna completamente rossa, fatta eccezione per Mandriole, persa nell’oceano come una piccola Taiwan.

Filippo Donati