ANDREA COLOMBARI
Cronaca

"Voleva baciarmi sulla bocca, io invece no"

A processo 45enne di Bagnacavallo per tentata violenza sessuale e molestie su una ragazza costituitasi parte civile

Ieri. davanti al collegio penale del tribunale di Ravenna, è partito il processo per tentata violenza sessuale

Ieri. davanti al collegio penale del tribunale di Ravenna, è partito il processo per tentata violenza sessuale

Quei due erano amici tanto che si erano scambiati i numeri di cellulare per magari andare a mangiare assieme qualcosa. Quella sera lui era andato a trovarla sul posto di lavoro. È da questo punto che le versioni sono opposte e inconciliabili. Secondo la ragazza - una giovane della Bassa Romagna costituitasi parte civile con l’avvocato Alessandra Giovannini - l’uomo aveva a più riprese tentato di baciarla per poi affrontarla con insulti e chiamarla più volte al telefonino. Secondo l’uomo - un 45enne residente a Bagnacavallo e difeso dall’avvocato Edy Guerrini - invece non era accaduto nulla di tutto ciò.

Ieri mattina davanti al collegio penale del tribunale di Ravenna, è partito il processo per tentata violenza sessuale e per molestie continuate a carico di lui. La vicenda risale alla notte del 26 agosto 2023. La giovane, secondo quanto poi riferito ai carabinieri della locale caserma, si trovava al lavoro quando si era presentato il 45enne per chiederle se, come si erano detti una ventina di giorni prima, se lei fosse ancora disponibile per andare a mangiare il sushi assieme. La ragazza aveva indicato il lunedì per pranzo. In seguito l’uomo le aveva detto di avere un regalo per lei: le sarebbe bastato seguirlo fino alla vettura parcheggiata a poche centinaia di metri.

Una volta ricevuto il pacchetto - prosegue l’accusa -, lei, per la stanchezza, si era appoggiata all’auto: e allora lui aveva alzato le braccia verso il tettuccio intrappolandola contro la scocca; a quel punto l’uomo - prosegue l’accusa - aveva provato più volte a baciarla nonostante il rifiuto della giovane. "Io a un amico non lo bacio in bocca, al massimo sulla guancia in segno di amicizia", aveva detto lei davanti all’insistenza di lui.

La ragazza era tornata al lavoro: là dove lui poco dopo l’aveva raggiunta insultandola per via di quel bacio rifiutato. Poi l’uomo era uscito e si era spostato con l’auto. Lei allora aveva chiamato l’ex compagno chiedendogli di andarla a prendere: e anche mentre questi era presente, il 45enne - sempre secondo le indagini - aveva continuato a chiamare sfidando pure l’ex: "Vieni qua, fatti vedere, ti aspetto qui davanti".

La ragazza, su consiglio delle forze dell’ordine, era quindi riuscita a prendere la targa dell’auto del 45enne e si era recata pure in pronto soccorso dove tuttavia non le avevano a suo dire lasciato un referto dato che non aveva segni addosso e non appariva sotto choc. Per l’imputato tuttavia quella notte le cose non erano affatto andate in quel modo: per questo ha deciso di affrontare il dibattimento. Nella prossima udienza, fissata per inizio giugno, a parlare davanti ai tre giudici sarà la ragazza.