West Nile Ravenna, il virus uccide ancora. Paziente muore a Lugo

È il secondo decesso. L'85enne era segnato da gravi patologie

West Nile Ravenna, il virus uccide ancora. Paziente muore a Lugo

West Nile Ravenna, il virus uccide ancora. Paziente muore a Lugo

Lugo (Ravenna), 22 agosto 2018 - Era stato probabilmente uno dei primi a manifestare la malattia nell’intera provincia di Ravenna. La diagnosi di West Nile virus (Wnv) era arrivata a inizio mese e l’uomo, un 85enne di Lugo, era stato ricoverato in terapia intensiva. Secondo quanto riferito da persone vicine alla famiglia, le sue condizioni fisiche, ormai compromesse da pregresse patologie alcune delle quali particolarmente gravi, erano via via peggiorate a partire da quella febbre persistente primo sintomo del Wnv: il decesso è arrivato lunedì scorso.

Cos'è

Si tratta del secondo caso di morte legata a questo tipo di virus: il primo, che risale a qualche giorno fa, è stato quello di una 86enne del comprensorio faentino pure lei segnata da gravi pregresse patologie. In totale, compresi i due pazienti defunti, i casi di Wnv diagnosticati su tutta la provincia di Ravenna sono 9, perlopiù concentrati nell’entroterra. Si tratta di pazienti ultrasessantenni quasi tutti segnati da patologie pregresse anche di un certo rilievo. Del resto – come specifica l’Ausl Romagna sul proprio sito – l’andamento epidemiologico delle forme gravi di malattia da West Nile virus, mostra che a essere colpiti sono prevalentemente anziani e persone con patologie croniche in atto.

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È bene qui precisare ancora una volta che chi ha contratto il Wnv, non è contagioso per le altre persone né in maniera diretta (ad esempio respirando la stessa aria) né in maniera indiretta (subendo la puntura della stessa zanzara).

La malattia, come sottolinea l’Ausl sempre nella sezione web dedicata al problema – non si trasmette cioè da uomo a uomo e la persona malata non è in grado di infettare la zanzara. Dato che gli uccelli costituiscono il serbatoio del virus in questione, la zanzara, che ne è il vettore, si infetta pungendo volatili infetti e, infettatasi a sua volta, può occasionalmente trasmettere la malattia all’uomo. L’Azienda, che così come i vari Comuni del territorio ha avviato specifiche misure per contenere la diffusione delle zanzare, ha in più occasioni dispensato i consigli di massima da seguire per non essere punti. È buona prassi ad esempio indossare all’aperto indumenti chiari che coprano la maggior parte del corpo.

Meglio inoltre evitare profumi, creme, dopobarba e quant’altro attragga gli insetti. Utili possono rivelarsi i repellenti cutanei la cui efficacia dipende dal principio attivo e dalla sua concentrazione. Per quanto riguarda infine gli ambienti chiusi, buona cosa sarebbe schermare le finestre con zanzariere a maglie strette. In alternativa ci sono gli insetticidi, spray o a pastiglia: ma così occorrerà tenere le finestre aperte.

a.col.

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