West Nile, anziano ricoverato col virus

Le sue condizioni non sono gravi. Verranno effettuati trattamenti solo in presenza di sagre e ritrovi: "Ma per tanti la malattia non dà sintomi"

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Non è in pericolo di vita, ma certo mai si sarebbe aspettato che la puntura apparentemente innocua di una zanzara lo avrebbe messo in difficoltà. E invece. Un cittadino di 94 anni nei giorni scorsi è stato ricoverato all’ospedale di Lugo per aver contratto il virus del West Nile, la ’febbre del Nilo’ che nei casi più seri porta a gravi forme neurologiche. L’uomo nei giorni scorsi ha manifestato sintomi che richiedevano attenzione: sono stati quindi svolti tutti gli accertamenti del caso, che hanno portato alla diagnosi. "Le sue condizioni sono discrete – dice la direttrice della Sanità pubblica dell’Ausl Raffaella Angelini –. Nella maggior parte dei casi la malattia non fa niente e in una percentuale di persone dà sintomi febbrili simil-influenzali che passano. E poi ci sono forme dove c’è un interessamento da meningite, e in quel caso vengono fatti tutti gli esami del caso".

Dal punto di vista infettivo, il West Nile non passa da un individuo all’altro e, a differenza di quanto accade invece per la dengue, non si trasmette nemmeno con la puntura di una zanzara che in precedenza aveva punto un soggetto contagiato. Lo stesso vale per i cavalli, che possono essere infettati al pari degli umani. "La zanzara si infetta da uccelli come anatre e corvi – spiega Angelini – e poi punge l’uomo, passandogli la malattia". Non si ritiene necessario fare operazioni di disinfestazioni, "ma in presenza di casi – prosegue Angelini – si chiede ai Comuni se ci sono in corso delle manifestazioni pubbliche che raccolgono molte persone in orario serale, come le sagre. In tal caso vengono fatti trattamenti di disinfestazione contro le zanzare per ridurre il rischio". L’Ausl, per mantenere la privacy del cittadino, non rivela in quale Comune vive.

"Ciò che bisogna fare – aggiunge la direttrice dell’Igiene pubblica dell’Ausl – è abituarsi a considerare le zanzare non solo un disagio, ma un potenziale rischio sanitario: occorre essere accorti nel proteggersi con repellenti, zampironi e tutto ciò che riduce la possibilità di essere punti. La malattia è comunque endemica, anche perché a portarla non sono le zanzare tigre, che si muovono in piccole aree, ma la ’culex’ nostrana che si muove in vaste zone".

Ai privati si consiglia inoltre di fare attenzione a eliminare possibili ristagni d’acqua, dove le zanzare possono riprodursi, e di usare periodicamente i prodotti larvicidi.

sa.ser