Zenzero made in Italy, un’idea piccante a Faenza

In Romagna il Consorzio nato dall’alleanza Valfrutta, Dal Monte, Agrintesa e Agritechno. Filiera certificata rispetto al prodotto importato

Coltivazione di zenzero

Coltivazione di zenzero

Faenza (Ravenna), 29 novembre 2019 - Uno zenzero al 100% made in Italy. Non un proposito ambizioso per il futuro, ma la realtà: è appena nato il Consorzio Zenzero Italiano. L’iniziativa ha solidi radici emiliano-romagnole, e può contare sulla presenza di alcuni big dell’ortofrutta: i soci fondatori sono Valfrutta Fresco (business unit di Apo Conerpo), la cooperativa romagnola Agrintesa, la multinazionale della frutta Del Monte, e Agritechno. Il consorzio sarà costituito formalmente entro la fine dell’anno, insieme al marchio registrato, ma di fatto è già operativo. E la produzione è stata avviata: le prime quote di prodotto italiano arriveranno sul mercato nelle prossime settimane.

Massimo Longo, fondatore di Agritechno, è l’ideatore del progetto. «Grazie alle attività di ricerca e adattamento varietale avviate in collaborazione con Luciano Trentini e a quella vivaistica della cooperativa Giulio Bellini di Ravenna – spiega – siamo riusciti a ottenere risultati eccellenti a livello organolettico e nutrizionale, con valori al di sopra di ogni aspettativa». Gli italiani apprezzano sempre di più lo zenzero, l’Istat lo ha inserito nel suo paniere per fotografare i consumi delle famiglie. E Nonino, la distilleria friulana tra i più importanti produttori italiani di grappa, nel suo tentativo di realizzare un distillato di zenzero ha trovato nell’idea di Longo la soluzione.

«La materia prima proveniente dall’estero – continua il fondatore di Agritechno – non permetteva di ottenere risultati soddisfacenti. Dopo aver selezionato le migliori varietà al mondo, abbiamo avviato dei test per cercare di avere un prodotto italiano». Missione compiuta, se si considera che Nonino ha lanciato il suo GingerSpirit. «Successivamente – continua Longo – ho sottoposto l’idea dello zenzero made in Italy a Del Monte, che l’ha accolta con entusiasmo. Anche Valfrutta Fresco stava pensando a un prodotto di questo tipo: abbiamo deciso di metterci insieme ed è partito il progetto di coltivazione, in fase di test nel corso del 2018 e ora su larga scala in contesti di energie rinnovabili ed economie circolari a basso impatto ambientale».

«L’obiettivo del consorzio – spiega Stefano Soli, direttore generale di Valfrutta Fresco – è quello di costruire nuove opportunità per i produttori italiani e garantire ai consumatori un prodotto di qualità, di gran lunga superiore a quello d’importazione asiatica o sudamericana, con filiera certificata 100% italiana». Con i primi ‘esemplari’ in grande distribuzione entro la fine dell’anno, «si punta a garantire una fornitura continua dal 2020. Nei primi tempi il focus sarà sul mercato italiano, poi si potrebbe guardare all’estero».

Ai quattro fondatori si andranno ad aggiungere le principali realtà produttive dislocate in tutto il Paese: lo zenzero made in Italy sarà disponibile tutto l’anno «e potremo contare su diversi areali di produzione in cui verrà coltivato sia zenzero convenzionale sia biologico». Il raccolto sarà poi conferito in un unico centro di stoccaggio, lavorazione e confezionamento: protagonista di questa fase sarà la cooperativa Agrintesa nella struttura di Gambettola (Forlì-Cesena), mentre la società Rla (sempre di Gambettola) si occuperà della gestione logistica e trasporto. Le referenze saranno commercializzate con i brand