’Zulina’, mister scudetto Con lui Ravenna vinceva

Si è spento a 90 anni Roberto Gambi, nell’immediato dopoguerra protagonista dei cinque titoli Robur. Una vita per il volley, ma anche per atletica e basket

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di Umberto Suprani

Cinque scudetti – ovvero tutti quelli conquistati dalla Robur e una presenza in nazionale - nella pallavolo ed un campionato, da titolare, nella massima serie nazionale di basket: ecco ciò che rimane nel ricordo e nella storia personale di Roberto Gambi, scomparso la notte scorsa, dopo lunga malattia, all’età di 90 anni. Agli sportivi più attempati era noto col soprannome di ‘Zulina’ e non aveva mai mancato di seguire e di sostenere le società ravennati di queste due discipline. Una vita sportiva – com’accennato - vissuta a 360 gradi, senza dimenticare che in gioventù si era fatto notare nell’atletica leggera (corsa veloce e salto in alto) e, agonisticamente, anche negli scacchi. ‘Zulina’ era uno dei tre pallavolisti della Robur che avevano centrato l’en-plein (cinque titoli tricolori dal 1946 al 1949 e nel 1952); come lui i compianti Paolo Borghi e ‘Pino’ Cavezzali.

D’estate, all’aperto, sui campi del Ricreatorio a giocare a pallavolo; d’inverno, sempre con la stessa maglia, a lottare sotto i canestri: una ‘doppia vita’ abbastanza usuale per quei tempi: Mario Saragoni e Matteucci i suoi ‘alter ego’. Ed anche col pallone a spicchi si tolse le sue belle soddisfazioni: nel 1949-50 fece parte della Robur che conquistò la promozione dell’A d’Eccellenza (allora si chiamava così la massima serie) con tanto di titolo di capocannoniere del campionato. Nella stagione successiva i ‘ragazzi terribili’ di Lelli sì retrocessero ma all’ultima giornata come quartultimi; e alla ‘Cavallerizza’ – l’attuale S.Nicolò in via Baccarini – pagarono pedaggio anche squadroni titolati. Chiuso con la pallavolo anche perché il doppio impegno era troppo gravoso, Gambi concluse la carriera agonistica nella pallacanestro calcando anche il campo all’aperto della Casa del Popolo e dal 1956 anche il palazzetto Coni (l’attuale PalaCosta); e sempre in serie B. Precisione al tiro e scatto erano le sue armi. Rimasto vedovo lo scorso anno, Gambi – funzionario comunale in pensione - era assistito dalle sorelle e dai nipoti; non è stata ancora decisa la data dei funerali.

il presidente del Comitato Fipav Ravenna, Mauro Masotti ha reso omaggio a Roberto Gambi e Tommaso Sintini, morti a distanza di poche ore. "La pallavolo ravennate – ha dichiarato – deve registrare la perdita di esempi di vita sana e correttezza, capaci di trasmettere i valori appresi in palestra, tra amici, anche nella vita quotidiana e professionale"