Ravenna, 15 maggio 2010 - E dire che c’è chi pensa che passare tanto tempo sui libri non serva poi a molto. A Sofia Cortesi, quindicenne ‘piccolo genio’ del liceo classico ‘Dante Alighieri’, è servito eccome. Non solo per arrichire la propria cultura personale, ma anche a farle ottenere importanti riconoscimenti. L’ultimo, il più prestigioso, è arrivato ieri, quando Sofia è stata premiata a Siracusa come vincitrice del concorso di lingua latina ‘Certamen Syracusanum’ svoltosi lo scorso 20 marzo nel liceo ‘Gargallo’ della cittadina siciliana.

Una gara non per tutti: il Ministero della Pubblica Istruzione lo considera infati come attività di ‘eccellenza’ e pertanto possono parteciparvi solo gli studenti che, nell’ultimo quadrimestre o nell’anno scolastico precedente, hanno ottenuto almeno il voto 8 in latino. E come se non bastasse, Sofia è la prima ravennate a partecipare al concorso in terra sicula.

«Avevo già partecipato ad altri concorsi di latino organizzati sia all’interno sia all’esterno del liceo, riportando successi — racconta Sofia —, ma il ‘Certamen Syracusanum’ ha rappresentato per me un’assoluta novità in quanto non solo era prevista la traduzione dal latino, ma una prova ancor più ardua di scrittura in latino, cioè la parafrasi o il commento del brano d’autore. A questo mio successo hanno contribuito in modo determinante tutti i miei insegnanti capaci di stimolare il mio impegno e interesse e, in particolare la mia riconoscenza va al mio professore di latino Gianni Godoli che fin dalla scorsa estate ha tenuto lezioni di approfondimento in orario extrascolastico mirate al certamen di Siracusa. Non me lo aspettavo di vincere, per questo la vittoria è stata più bella».

Non solo latino però: Sofia studia pianoforte e storia della musica al conservatorio di Ravenna per prepararsi agli esami di fine ciclo. «Dedico due o tre ore al giorno al pianforte ed il resto alle materie scolastiche — prosegue Sofia, che ha pure vinto i Giochi d’Aututnno di Matematica —; le mie preferite sono quelle umanistiche. Trovo nel latino come nella musica una perfezione formale che mi affascina».