Accordo tra il Mar di Ravenna e il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova

Scambio di opere in occasione delle mostre 'Fato e destino' e '?War is over'

La presentazione dell'accordo

La presentazione dell'accordo

Ravenna, 18 settembre 2018 – È stato siglato un accordo tra il Mar – Museo d’arte della città di Ravenna e il Complesso museale Palazzo Ducale di Mantova, sia per prestiti sia per una promozione congiunta relativa alle due mostre ‘Fato e destino’ e ‘?War is over’.

«La sinergia – afferma Maurizio Tarantino, direttore del Mar – si esprime nella proposta di mostre tematiche nelle rispettive città, per questo autunno, potendo godere dello strumento dello scambio, nel caso dei prestiti, ma anche della condivisione di strategie di comunicazione, per quanto riguarda la promozione».

Come si concretizza lo scambio? Il Mar, nell’ambito della mostra ‘?War is over. Arte e conflitti tra mito e contemporaneità’, ospiterà due opere provenienti dalle collezione di Palazzo Ducale a Mantova: un rilievo in marmo greco di età romana che rappresenta la ‘Testa di legionario romano’, del I/II secolo d.C., e dell’Alabardiere’ di Pieter Paul Rubens, lacerato della grande tela che rappresenta ‘La Famiglia Gonzaga in adorazione della Trinità’, dal 2016 ricomposto nei maestosi spazi di Palazzo Ducale.

La mostra ravennate, che attraversa il campo lungo della storia per riflettere su come l’uomo abbia sviluppato strategie di gestione dell’antagonismo alternative all’annientamento, attraverso sezioni e nuclei tematici, permetterà di presentare, in un cortocircuito cronologico, alcune pregevoli testimonianze artistiche come l’Alabardiere di Rubens, insieme a uno dei più noti capolavori di Giorgio de Chirico, l’addio di Ettore e Andromaca, un cratere attico con scene dall’Iliade, infine la Testa di legionario, frammento di un rilievo romano del I/II secolo, che proprio grazie al loro accostamento invitano a porre lo sguardo sull’astoricità del mito dell’uomo-guerriero.

Dal canto suo il Complesso Museale di Palazzo Ducale ha di recente aperto al pubblico la mostra ‘Fato e destino tra mito e contemporaneità’, con il prestito di un nucleo significativo di opere provenienti dalle collezioni permanenti del Mar con l’inaugurazione nella cornice speciale del ‘Festival della Letteratura’: l’Allegoria dell’Abbondanza’, riconosciuta al Maestro di Flora, il ‘Ritratto di donna con moneta’, ascrivibile all’Ambito Toscano nella seconda metà del XVII secolo e giunto alle collezioni ravennati attraverso il lascito di Enrico Pazzi, il ‘Nudo di donna’ di Gustav Klimt e ‘Il gelsomino notturno’ di Orazio Toschi, del 1927. A questi si aggiunge una pregevole tavola della Fondazione Casa di Oriani, depositata nel 1985 al Mar con attribuzione a Gian Domenico Cerrini.

Gli accordi di prestito con Mantova si estendono poi a un’altra esposizione, questa volta alla Biblioteca Classense, in Manica Lunga, dove è allestita una personale di Peter Assmann, direttore del Complesso museale di Palazzo Ducale di Mantova, nella veste meno conosciuta di autore, con le carte della produzione più recente raccolte sotto il titolo ‘La Favorita’, da un’opera ispirata all’omonima villa mantovana, voluta dal duca Ferdinando Gonzaga nel Seicento.