Castel Bolognese (Ravenna), 2 agosto 2014 - Un diciannovenne del Marocco è stato arrestato dopo un inseguimento e lo speronamento di un'auto dei carabinieri. Il ragazzo, a cui sono stati trovati quasi due etti di marijuana, ha patteggiato un anno e due mesi ed è tornato libero.
Il fatto risale alla serata di giovedì quando, poco prima delle 20, a Castel Bolognese, una pattuglia dei carabinieri ha affiancato l'auto del 19enne, che era parcheggiata. Lui è ripartito a tutto gas, peraltro speronando i carabinieri. Ne è nato un inseguimento per le vie cittadine al termine del quale il giovane al volante - un marocchino di 19 anni, di professione badante regolarmente assunto dal figlio di un'anziana della vicina Faenza - è stato bloccato nonostante un tentativo di fuga a piedi e arrestato non solo per resistenza ma anche per droga.
I militari hanno infatti recuperato un involucro con otto grammi di marijuana che il ragazzo aveva gettato fuori dall'abitacolo alla fine della fuga. Ma durante la corsa il 19enne e l'amico erano riusciti a lanciare dai finestrini di altri sei involucri, non ancora ritrovati nonostante le ricerche. La successiva perquisizione domiciliare ha portato al sequestro di altri 190 grammi di marijuana distribuiti in tre involucri oltre che di cellophane dello stesso tipo di quello usato per confezionare l'involucro recuperato in strada.
In mattinata davanti al giudice Corrado Schiaretti l'imputato ha spiegato di usare quella droga per sè e di essere solito comperarne 200 grammi ogni 50 giorni circa a Bologna. Alla fine il 19enne - finora incensurato e difeso dall'avvocato Alessandro Cristofori - ha patteggiato un anno e due mesi di carcere con sospensione pena ed è tornato libero.