Alta velocità, 5 miliardi per la linea Adriatica

Sono previsti nella Finanziaria, l’assessore Corsini: "Notizia importante per il porto di Ravenna e il traffico passeggeri e merci"

L'Area Sapir, il traffico merci del porto potrò beneficiare del potenziamento della linea

L'Area Sapir, il traffico merci del porto potrò beneficiare del potenziamento della linea

Ravenna, 26 novembre 2021 - Cinque miliardi di euro per realizzare l’Alta Velocità Adriatica, lungo l’asse Lecce-Bologna. I fondi sono stati ricavati da un plafond di 36 miliardi presenti nella Legge Finanziaria (quindi non compresi nel Piano nazionale di ripresa e resilienza , Pnrr) in attesa di assegnazione. Tra i primi progetti a beneficiare di questo finanziamento è stata così l’Alta Velocità Adriatica. Per il 15 dicembre è stata convocata al ministero della mobilità sostenibile una riunione tecnica, alla quale parteciperà l’assessore regionale Andrea Corsini, con oggetto lo ‘studio di fattibilità tecnico-economico per una nuova linea ferroviaria Bologna-Lecce finalizzata alla velocizzazione del collegamento Nord-Sud-Nord delle regioni adriatiche’. Dopo questo incontro, il ministro Giovannini vedrà i presidenti delle Regioni interessate per fissare l’iter della progettazione.  

"E’ una notizia molto importante per il porto di Ravenna e il traffico passeggeri e merci" spiega Corsini. "Due sono i punti ai quali siamo interessati. Uno riguarda la destinazione di almeno 2 miliardi per quadruplicare la linea ferroviaria fra Castel Bolognese e Imola, adeguando il collegamento con Ravenna con un secondo binario – aggiunge l’assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti - e sappiamo bene che da 10 anni quel tratto rappresenta un collo di bottiglia per tutto il traffico merci del porto di Ravenna verso il nord Italia e il Brennero. Così si quadruplicano i binari permettendo di separare il traffico passeggeri da quello merci e si potenzia la linea dallo scalo marittimo. Un risultato straordinario merito della perseveranza con cui abbiamo lavorato, del Ministero e di Rfi che hanno compreso l’assoluta priorità dell’intervento. Dobbiamo guardare questi investimenti nell’ottica della crescita che avrà il porto con gli interventi infrastrutturali in corso".

La notizia arriva nell’anno del record dei treni merci movimenti dallo scalo marittimo, circa 9.500. I 5 miliardi destinati "alla promozione del trasporto con caratteristiche di Alta Velocità/Alta Capacità" costituiscono il presupposto "per l’inserimento nella rete Core Ten-T" con importanti quote di finanziamenti europei. Ravenna rientra nel corridoio Baltico-Adriatico che collega i porti del Baltico con quelli dell’Adriatico attraversando la Polonia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, l’Austria, la Slovenia e l’Italia.

Le porte d’ingresso verso l’Italia sono il valico di Tarvisio al confine con l’Austria e quello di Villa Opicina al confine con la Slovenia, per arrivare al porto di Ravenna passando per Udine/Trieste-Venezia-Padova e Bologna. L’altro aspetto che viene messo in primo piano con l’Alta Velocità Adriatica, è il potenziamento dei treni AV in Romagna. In questo caso va valutata la città baricentrica dove allestire la nuova stazione al solo servizio delle Frecce e reperire i finanziamenti per costruirla, perché non compresi nei fondi stanziati in Finanziaria. L’incontro del 15 dicembre, in quanto tecnico, consentirà di avere maggiori dettagli sui tempi previsti per l’iter progettuale.

lo. tazz.