Caduta del Governo Draghi, il sindaco: "Ravenna difenderà i 60 milioni del Pnrr"

De Pascale: "Se andremo verso un esecutivo antieuropeista è possibile che l’Italia perda una quota dei fondi Ma mi sento di dire che il progetto dei rigassificatori andrà avanti senza rallentare un secondo"

Mario Draghi, un rigassificatore e il sindaco De Pascale

Mario Draghi, un rigassificatore e il sindaco De Pascale

Ravenna, 22 luglio 2022 - E adesso che il Governo Draghi è in carica soltanto per l’ordinaria amministrazione, in attesa che si avvii l’iter per indire le elezioni in ottobre, cosa si potrebbe bloccare a livello locale?

Potremmo perdere quote di fondi del Pnrr già destinati a Ravenna?

"Il primo tema – risponde il sindaco Michele de Pascale – è lo sviluppo dei progetti energetici e della portualità che, finalmente, avevano davanti una strada ben definita, dopo tanto tempo perso in passato senza arrivare da nessuna parte. Ravenna è sulla bocca di tutti i commentatori per come si è messa a disposizione del Paese, accettando di ospitare uno dei due rigassificatori. E’ vero che Bonaccini resta commissario per la realizzazione dell’impianto al largo di Marina di Ravenna, ma non avere il governo in carica può rappresentare un forte limite".

E per i fondi del piano nazionale ripresa e resilienza?

"Nei prossimi giorni presenteremo il dettaglio dei dati. Il Comune di Ravenna si è visto finanziare progetti per 60 milioni, che difenderemo con le unghie e con i denti perché questi progetti finanziati sono tutti realizzabili e attesi dalla nostra comunità".

Si riferisce alle scelte che potrebbero essere fatte da futuri governi?

"Il tema ‘macro’ è che tipo di esecutivo si prospetta. In questi anni abbiamo sempre dialogato con i governi che si sono succeduti. Ma se andremo verso un esecutivo antieuropeista è possibile che l’Italia perda una quota dei fondi e, quindi, anche Ravenna a questo punto potrebbe rimetterci".

Poi c’è la situazione dei bilanci comunali, che è tutt’altro che rosea.

"Proprio così. Ci serviva un interlocutore in carica e in grado assumere decisioni importanti. Invece, rischiamo di restare senza interlocutori fino a novembre. Per cui se il bilancio dello Stato andrà in esercizio provvisorio, ciò accadrà anche per i Comuni. E’ una tempistica drammatica, è stato commesso un errore molto grave".

Si riferisce alla decisione di Cinque stelle, Lega e Forza Italia?

"I responsabili sono quei tre partiti e non si tratta di un’opinione, ma mi sembra sia assolutamente un dato evidente. Prima è stato fatto di tutto per non eleggere Mario Draghi Capo dello Stato, perché doveva restare alla guida del Governo. Poi se ne sono voluti liberare anche dal quel ruolo. Con il risultato che adesso ci sono ministri e parlamentari che stanno lasciando Forza Italia".

Un altro dato di fatto è che siamo in piena crisi energetica, si parla addirittura di razionamenti dell’energia per i prossimi mesi.

"Mi sento di dire che il progetto dei rigassificatori andrà avanti senza perdere un secondo. Qualcuno avrà dato a Putin la soddisfazione di vedere cadere il governo Draghi, di certo noi non gli daremo la soddisfazione di sospendere la realizzazione dell’impianto a mare".

lo. tazz.