Caro bollette Ravenna, "Giovedì al buio per non chiudere il locale"

L’iniziativa dell’Heaven pub di via Argirocastro. Il titolare Manuel Billi: "Lo facciamo per sensibilizzare sulle difficoltà e anche per risparmiare"

Heaven Pub, tutti i giovedì serata al buio. "Per risparmiare sulle bollette" (Corelli)

Heaven Pub, tutti i giovedì serata al buio. "Per risparmiare sulle bollette" (Corelli)

Ravenna, 10 settembre 2022 - Prima i lockdown, poi le zone rosse, e ora la crisi energetica: si spengono di nuovo le luci dei pub, anche se questa volta i locali rimangono aperti. A Ravenna c’è infatti chi uscirà la sera e si troverà in un pub a luci a spente, dove si beve e si fa conversazione a lume di candela. È l’iniziativa dell’Heaven pub di via Argirocastro, che il giovedì sera spegnerà le luci, pur continuando a rimanere aperto al pubblico. "Lo facciamo per dare una dimostrazione di quanto l’inflazione e la crisi energetica ci stiano mettendo a dura prova – spiega il titolare Manuel Billi –, ma anche, non intendiamo nasconderlo, per risparmiare energia almeno per quelle quattro o cinque serate al mese". Il suo locale, aperto dalle 20 alle 2 per sei giorni a settimana, ha visto le bollette dell’elettricità e del gas passare da 400 euro al mese a 1.100. Non è solo la ‘massa’ delle bollette a essere aumentata, ma anche il peso specifico di ciascun euro: "Il potere d’acquisto dei cittadini si è notevolmente ridotto. E con l’inverno la situazione temo peggiorerà".

Per gran parte della sua vita da imprenditore Billi, 33enne, al timone dell’Heaven pub dal 2017, ha dovuto fare i conti con restrizioni di ogni tipo: "Chi ci governa sembra non avere ben chiare le dinamiche di un’attività come la nostra, che pure sono piuttosto semplici da capire. Un bar che si sviluppa su due piani, come quello in cui lavoriamo, è quanto di più energivoro si possa immaginare. Ma non possiamo di punto in bianco dimezzare la metratura del locale, così come non è possibile rinunciare alla cucina per spegnere forni e friggitrici e utilizzare qualche frigorifero in meno. Perché in quel caso i clienti smetterebbero di venire qui, considerando che l’offerta del locale sarebbe sensibilmente diminuita". Al fianco di questi punti fermi, si spalancano però notevoli interrogativi su quelli che sono altri capitoli nella vita di un locale. "Per quanto ci riguarda, normalmente per la stagione invernale – quella in cui si lavora di più in centro a Ravenna – assumevamo una persona in più per il weekend. Quest’inverno temo non potremo permettercelo: andremo avanti in tre. Analogamente, il servizio di buoni sconto riservato ai clienti più fedeli è stato momentaneamente sospeso: non abbiamo trovato altra strada per impedire di aumentare ulteriormente il prezzo di quello che di base è finger food. A un cliente non si può chiedere una cifra folle per un semplice piatto di patatine". Fino a dove si arriverà? Locali con le luci spente tutte le sere, e forse pure il riscaldamento? Pub colmi di persone arrivate lì per sfuggire al freddo delle loro abitazioni? "Non tocca a me fare previsioni – conclude Billi –. Quel che possiamo fare è tentare di reagire, anche solo accendendo le candele".