Ravenna, 50 hotel in vendita: ecco quanto costano

Sui portali internet di annunci immobiliari si trovano strutture di ogni tipo, dai piccoli b&b ai maxi alberghi. Molti sono nelle località sulla costa

La reception di un albergo in una foto d’archivio

La reception di un albergo in una foto d’archivio

Ravenna, 13 marzo 2022 - Frugando online se ne trovano parecchi, dal piccolo b&b in centro alla struttura anni ’70 o ’80 con venti o trenta camere: la classica pensione di famiglia acquistata in tempi molto diversi e che ora cerca qualcun altro che se ne innamori. E magari investa, per adeguarla alle esigenze dei tempi.

Ma nemmeno le grosse strutture vengono risparmiate: tra Lido di Savio e Milano Marittima le foto a corredo degli annunci mostrano maxialberghi con piscina e spiaggia privata in palazzi da 3.000 metri quadrati. Lungo la riviera, e soprattutto tra Lido di Savio e Cervia, sono parecchi gli hotel in vendita: soltanto sul portale trovacasa.net sono almeno una cinquantina quelli in vendita in provincia di Ravenna.

Altri ancora potrebbero essere in vendita su altri canali.

Per le strutture più grandi e nelle posizioni più strategiche, le cifre sono da capogiro: due milioni e 100mila euro per un 3 stelle con 45 camere e piscina privata a Lido di Savio, due milioni e 500mila euro per uno da 40 camere a Milano Marittima, 2 milioni e 800mila euro per un tre stelle a Lido di Savio e molti altri. Ci sono anche alcune strutture in città, anche se generalmente più piccole e a prezzi inferiori: un bed & breakfast da quattro locali a 40mila euro, un hotel in centro a 340mila.

"Quello degli hotel in vendita e per i quali si fatica a trovare un acquirente è un fenomeno che purtroppo vediamo – dice Paola Brunelli, titolare dell’hotel Luxor di Milano Marittima e presidente Assohotel Confesercenti Cervia –. Sicuramente acquistare un albergo è un impegno economico non indifferente, ma l’incertezza in questi anni si è respirata in tutti i settori. Forse c’è anche il fatto che quando acquisti un hotel la manutenzione è una voce di spesa importante – spiega – , e magari molte strutture sono datate e richiedono grossi investimenti anche per la messa a norma. Poi ora c’è l’aumento dei costi delle bollette, la difficoltà nel reperire personale… Ritengo che la gestione alberghiera presenti ancora più amplificate quelle problematiche che riguardano tutti i settori. La pandemia ha ulteriormente complicato le cose, perché ha tolto disponibilità economica alle famiglie: prima il mercato era più equamente distribuito, ora si concentra su alcune tipologie di struttura. Molti vogliono spendere meno, mentre chi vorrebbe spendere di più si è ritrovato a fare meno vacanze del solito e su quelle vacanze ha deciso di puntare maggiormente, mirando a strutture a 5 stelle. – conclude – E così le strutture datate faticano a galleggiare, e con questi tempi incerti non investono a cuor leggero".

"Molto dipende dal mercato a cui si fa riferimento, ogni zona ha le sue problematiche – dicono Cristina Zaffi, presidente del gruppo Giovani albergatori Federalberghi Ravenna, e il fratello Alessandro Zaffi con cui gestisce il Piccolo hotel di Ravenna e il family hotel Meridiana a Marina Romea –. Va detto che nel settore ci sono tante norme da rispettare, così come tante strutture datate: alcuni negli anni ’90, dopo essersi arricchiti con l’albergo, hanno iniziato a investire nell’immobiliare e non hanno fatto lavori per rimodernare la loro struttura. Ora quindi si ritrovano a vendere hotel datati, – concludono i fratelli Zaffi – con una filosofia che non è più attuale: oggi non è, infatti, l’albergo ‘generalista’ quello che funziona, ma quello che riesce a specializzarsi in un settore. Servono idee".