Rigassificatore Ravenna, è la settimana decisiva

Venerdì la Conferenza dei servizi si riunirà per dare il via libera al progetto di Snam. I lavori inizieranno nei primi mesi del 2023

Ravenna, 24 ottobre 2022 - Settimana clou per il progetto di collocazione della nave rigassificatrice BW Singapore al terminale Pir al largo della costa ravennate, davanti a Punta Marina. Venerdì 28 si riunirà per l’ultima volta la Conferenza dei servizi (dove sono rappresentati 63 enti) per dare il via libera al progetto di Snam. Alcuni enti, peraltro di primo piano, hanno già preannunciato il parere favorevole.

Il rigassificatore galleggiante Bw Singapore
Il rigassificatore galleggiante Bw Singapore

Si tratta del comando regionale dei Vigili del fuoco, di Arpae, della Capitaneria di porto, dell’Autorità di sistema portuale che si sono pronunciati l’11 ottobre durante la presentazione pubblica del progetto di Snam in Largo Firenze. Venerdì scorso sono stati Comune e Provincia di Ravenna a trasmettere alla struttura commissariale e al Commissario straordinario per il rigassificatore, Stefano Bonaccini, tutti i pareri tecnici favorevoli espressi dagli uffici di competenza dei due enti. Dopo la Conferenza dei servizi di venerdì prossimo, il commissario Bonaccini trasmetterà il parere favorevole al Governo. Secondo il programma di Snam, i lavori veri e propri inizieranno nei primi mesi del 2023 per concludersi un anno dopo. La messa in attività del rigassificatore è prevista per l’estate 2024. La BW Singapore sarà in grado di lavorare 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno di Gnl, un quinto di quei 25 miliardi che non arriveranno più dalla Russia. Per questo, la premessa fondamentale di tutto il progetto su Ravenna è lo stato di emergenza nazionale che si è creato con la crisi energetica.

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La nave verrà attraccata al terminale Petra collocato a 8,5 km dalla costa e sarà protetta da eventuale forte maltempo, da una serie di cassoni che formeranno una sorta di diga. I sottoscrittori di una petizione contraria al progetto (non all’impianto), per lo più residenti a Punta Marina, hanno chiesto lo spostamento a 20-25 km al largo. Ciò – hanno spiegato i tecnici - avrebbe significato costruire un impianto simile a quello dell’Adriatic Lng al largo di Rovigo, con tempi di entrata in attività ben più lungo di quelli previsti ora. Altro aspetto che preoccupa i firmatari della petizione è il riversamento di cloro in acqua: anche in questo caso i tecnici hanno spiegato che si tratta dello tesso quantitavo che viene immesso nell’acqua per farla diventare potabile. E’ stata accolta, invece, la richiesta di spostare fuori dal centro abitato e dalle aree di interesse naturalistico, l’impianto che depressurizza il gas proveniente dalla nave per immetterlo nella conduttura interrata, lunga 34 km, che porta all’allaccio con la rete nazionale del gas.

Verrà costruito in via dell’idrovora e verrà ‘mitigato’ da un nuovo bosco di 90 ettari chiesto a Snam dal Comune a titolo di ‘compensazione’. A proposito di compensazioni, il documento che accompagna il via libera trasmesso a Bonaccini, include anche piste ciclabili, il restyling di viale dei Navigatori, interventi sull’illuminazione pubblica. Per i ‘ristori’, come uno sconto nelle bollette del gas, occorrerà attendere un intervento del Governo perchè attualmente la normativa non consente queste agevolazioni legate ai rigassificatori.

lo. tazz.