Rigassificatore Ravenna, c'è il via libera definitivo

Stimati 5 miliardi di metro cubi di gas naturale l'anno. Bonaccini ha firmato il decreto: "E' un'opera al servizio di tutto il Paese"

Bologna, 7 novembre 2022 -Rigassificatore di Ravenna: c'è il via libera definitivo. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha infatti firmato il decreto del Provvedimento Autorizzatorio Unico che completa l'iter. Anche quest'ultima tappa, come le precedenti, rientra nei 120 giorni assegnati dal Governo per concludere il procedimento. 

Il progetto, presentato come la soluzione più tempestiva per sopperire alla mancanza di gas in Italia, prevede la collocazione della nave a circa 8,5 chilometri dalla costa, e sarà dunque operativa a largo dell'Adriatico, proprio adesso che il freddo è arrivato. Quantità annua stimata: 5 miliardi di metri cubi di gas, ovvero un sesto della quantità importata finora dalla Russia. La Giunta rassicura: l'opera rispetterà l'ambiente. Il decreto sarà ora inviato al Governo. Presenti in conferenza stampa anche il sindaco di Ravenna Michele De Pascalel’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier.

Rigassificatore Ravenna, Bonaccini firma l'autorizzazione
Rigassificatore Ravenna, Bonaccini firma l'autorizzazione

Rigassificatore di Ravenna: il progetto

“Traguardo fondamentale per l’autonomia energetica del Paese” commenta il sindaco De PascaleCome emerge dal comunicato, il progetto - presentato da Snam Fsru Italia S.r.l. (denominato “Emergenza Gas - Fsru Ravenna e collegamento alla rete nazionale gasdotti”) - è finalizzato all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale attraverso l’ormeggio permanente di una nave di tipologia Fsru (Floating Storage; Regasification Unit) in corrispondenza della piattaforma offshore già esistente della società Petra S.r.l.; piattaforma che si trova a circa 8,5 km dalla costa, al largo di Ravenna. Così, sarà possibile stoccare e rigassificare il gas naturale liquido (Gnl) e aumentarne la percentuale di produzione.

Con la firma del decreto di oggi, Bonaccini autorizza formalmente la predisposizione delle infrastrutture e dei lavori necessari per la collocazione dell'unità Fsru e il suo mantenimento sul posto, nonché per il trasferimento a terra del gas naturale. Lo stesso, verrà poi trasportato a riva attraverso la condotta di connessione collegata alla Rete Nazionale Gasdotti, già esistente a nord della città di Ravenna. Il nuovo tratto di metanodotto, fa sapere il comunicato, sarà lungo 32 km e sarà realizzato nel pieno rispetto delle condizioni ambientali, individuate nella conferenza. L'investimento per la realizzazione dell'opera è di circa 1 miliardo di euro

"L’Emilia-Romagna è una regione dalla solida vocazione energetica e rappresenta il baricentro del sistema gas paese, grazie alle interconnessioni di trasporto e al sistema di stoccaggio strategico che ospita sul proprio territorio. Ravenna poi, ha una doppia valenza strategica, non solo come location ideale per far fronte all’attuale emergenza, ma in un’ottica prospettica, gode di una posizione favorevole ad accogliere i futuri flussi LNG dal Mediterraneo orientale, area che ospita giacimenti con interessante potenziale di sviluppo. Un apprezzamento particolare, vorrei anche indirizzarlo alla società PIR azionista della società Petra, da cui abbiamo acquistato l’infrastruttura in mare dove ormeggerà la nave rigassificatrice e che, grazie alla velocità dell’accordo siglato con loro, ci consentirà di rendere operativa l’unità entro i prossimi 24 mesi” commenta Stefano Venier, amministratore delegato di Snam.

Rigassificatore e ambiente: monitoraggio e mitigazione

In conferenza si è discussa della questione ambientale legata alla rigassificazione del gas. Per quanto riguarda il rigassificatore di Ravenna, la Giunta fa sapere che l'opera rispetterà pienamente le condizioni e le prescrizioni definite dalla Conferenza di servizi, a tutela dell’ambiente e della sicurezza, e indicate dagli enti competenti, tra cui: Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale - Ispra, Istituto superiore di sanità - Iss, Arpae, Vigili del Fuoco, Autorità Portuale, Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Delta del Po.

Innanzitutto, verrà effettuato un monitoraggio ambientale costante, così da verificare eventuali impatti ambientali riconducibili all'opera. Saranno dunque rilevati i parametri biologici, chimici e fisici del territorio, così da intercettare potenziali "segnali" da cui far partire tempestivamente o preventivamente le azioni correttive.  Inoltre, Snam si occuperà delle attività di mitigazione e compensazione, nonché di piantumazione di un’area boscata per assorbire CO2 e proteggere il paesaggistico. Il progetto di rinaturalizzazione dell’area e mitigazione dell’opera dovrà essere preventivamente concordato con l’Amministrazione comunale. Infine, sarà realizzato anche un percorso ciclabile che collega le due piste presenti in via Canale Molinetto e in via Trieste. Con l'opera, Snam avrà anche il compito di contribuire all'efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica comunale e  alla riqualificazione energetica di edifici pubblici, anche mediante l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili destinati all’autoconsumo. 

“Procediamo, quindi, verso la realizzazione di un’opera al servizio di tutto il Paese, che intendiamo fare insieme al Parco eolico e del fotovoltaico più grande in Italia e fra i maggiori in Europa, sempre al largo di Ravenna, perché il futuro, chiusa la fase di transizione ecologica, è nelle energie rinnovabili”, ha chiuso Bonaccini.

​Bonaccini: ora anche il parco eolico

Sul fronte energetico "a noi non basta il rigassificatore, vogliamo realizzare quello che serve per la transizione ecologica - ha detto il governatore Stefano Bonaccini - vogliamo realizzare il più grande Parco eolico d'Italia e forse d'Europa" nelle acque al largo della costa romagnola, "un investimento da un miliardo di euro, ma serve un percorso come quello del rigassificatore e in questo suggerisco a Meloni di fidarsi di noi".  E continua: "Siamo compatti e sposiamo anche questa causa - ha argomentato riferendosi al parco eolico acquatico - e chiederemo un incontro al Governo per realizzare un'opera che sia utile al paese e non solo all'Emilia-Romagna". Quanto alla firma sul provvedimento per il rigassificatore, "un testo di 800 pagine" ha concluso il presidente emiliano-romagnolo, "sono soddisfatto, per l'unanimità" raggiunta sul progetto, "per il quale è stato fatto un lavoro meticoloso".