Ravenna potrebbe avere due rigassificatori: quello di Piombino sarà spostato

La nave Golar Tundra dovrà lasciare il porto toscano nel 2025, come previsto dagli accordi fra il Governo e la Regione Toscana. La Snam vuole posizionare l’impianto dove esiste già una infrastruttura e questo mette Ravenna in pole position

Ravenna, 10 dicembre 2022 - Ravenna potrebbe ospitare un secondo rigassificatore. Non subito, ma nel 2025, quando la nave rigassificatrice Golar Tundra dovrà lasciare il porto di Piombino, allo scadere del terzo anno di attività, come risulta dagli accordi Governo-Regione Toscana. Gli stessi accordi prevedevano che i prossimi 36 mesi sarebbero serviti per costruire una nuova infrastruttura per il trasporto del gas, al largo della costa toscana per poi fare attraccare la Golar. Nel pomeriggio di ieri, ultimo giorno utile per annunciare, appunto, il luogo del collocamento del rigassificatore di Piombino al termine dell’utilizzo in porto, il presidente della Toscana Eugenio Giani, nonché commissario straordinario per l’impianto, ha rivelato i contenuti del colloquio avuto poche ore prima con l’ad di Snam, Stefano Venier.

La Golar Tundra, nave rigassificatrice che fra tre anni andrà via da Piombino
La Golar Tundra, nave rigassificatrice che fra tre anni andrà via da Piombino

Ed ecco la novità illustrata da Giani in una dichiarazione: "Il posizionamento della piattaforma offshore, dopo i tre anni nel porto di Piombino, potrebbe essere fuori dalla Toscana e per me potrebbe essere una bella notizia. La cosa che la società mi ha chiesto, per lavorare a questa ipotesi, è una proroga del termine di 150 giorni. Io ho risposto che non è possibile, abbiamo fatto i calcoli. Ma darò ulteriori 100 giorni a Snam per trovare una piattaforma al di fuori della costa toscana". E qui entra in scena Ravenna. Giovedì, giorno dell’Immacolata, non è stato festivo per tutti. Tra gli operatori del settore energetico si è diffusa la notizia di un ipotetico testa a testa Livorno-Ravenna per ospitare la Golar Tundra. E la partita è continuata anche i ieri mattina.

Le motivazioni tecniche sono semplici. La nave poteva essere portata al largo (12 miglia, 22 km) e collegata al rigassificatore livornese Olt con un ‘braccio’. Da qui il gas della Golar Tundra sarebbe arrivato a terra sfruttando la tubatura già in uso da Olt. Ma le dichiarazioni di Giani (dopo Piombino, la nave via dalla Toscana) hanno cancellato Livorno e messo Ravenna nelle condizioni di essere l’unica candidata. Anche se bisognerà attendere che trascorrano i 100 giorni chiesti da Snam per approfondire l’analisi sul riposizionamento della Golar Tundra, compreso interloquire con il commissario straordinario Bonaccini e il sindaco ravennate de Pascale. È certo che la società dell’ad Venier vuole andare dove esiste già una infrastruttura.

A Ravenna , i lavori per costruire il gasdotto che collegherà la nave rigassificatrice BW Singapore alla rete, inizieranno nei prossimi mesi per terminare nell’autunno del 2024. Il tubo potrebbe prevedere due bracci e la portata necessaria per trasferire 10 miliardi di mc di gas alla rete nazionale, 5 dalla BW Singapore e 5 dalla Golar Tundra. Un’opzione avvalorata da un’altra infrastruttura presente in regione: il centro di stoccaggio gas di Minerbio, gestito da Snam, uno dei maggiori d’Europa.

lo. tazz.