Top 500 aziende Romagna, il meglio delle imprese dai fatturati agli investimenti

Presentata Top 500, la ricerca a cura di PwC e Università

La presentazione di Top 500 aziende Romagna

La presentazione di Top 500 aziende Romagna

Faenza, 14 dicembre 2018 - "Non è una semplice classifica, ma un’occasione di approfondimento, un utile strumento di lavoro". Così è stata presentata ieri mattina ‘Top 500 Romagna’, la ricerca giunta alla quinta edizione sulle realtà più significative del mondo imprenditoriale delle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. La ricerca – oggi sarà distribuita in Romagna col Carlino – è stata realizzata da PwC, in collaborazione con il corso di laurea in Economia dell’Impresa dell’Università di Bologna e il Carlino, e con la partecipazione di Intesa Sanpaolo, Confindustria Romagna e Forlì-Cesena e gli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della Romagna. Ha ospitato l’evento Villa Abbondanzi, a Faenza.   "Quella che abbiamo ottenuto è una mappa della Romagna imprenditoriale che appare come una realtà unica ed unita - , commenta il vicedirettore del Carlino Gianluigi Schiavon, -un ulteriore stimolo per la cooperazione tra le realtà di questo territorio".

Top 500 non è solo un elenco delle performance delle imprese, ma uno spaccato di quella che è l’economia del milione di persone che vivono e lavorano nelle tre province. I numeri provano come questo sia un territorio vitale: tra i dati che lo dimostrano c’è, paradossalmente, quello relativo al leggero aumento nell’indebitamento delle imprese.

"Dovuto, se confrontiamo i dati con quelli degli anni scorsi, alla rinnovata propensione delle banche a concedere prestiti, e dunque delle aziende a effettuare investimenti", spiega Giuseppe Savioli, professore ordinario di economia aziendale all’Università di Bologna.

"Dobbiamo però notare come solo sei imprese superino il miliardo di euro di fatturato e di come solamente altre undici si attestino sopra la soglia dei 500 milioni". Chiave per il futuro, come sottolineato più volte nel corso della tavola rotonda finale moderata da Roberto Sollevanti, partner di PwC, "saranno accurate azioni di mergers and acquisitions, in grado di rendere più competitivo il tessuto imprenditoriale romagnolo".

Nello specifico, come spiega Silvia Gardini, professoressa di bilancio consolidato all’Università di Bologna, la Top 500 riflette un generale equilibrio tra i territori della Romagna. "Il numero di imprese vede Ravenna prima con il 41%, seguita da Forlì-Cesena con il 39% e poi Rimini".

Numeri analoghi se si guarda il fatturato, la cui media complessiva si aggira sui 79 milioni di euro, superiore a quella del 2016. "Non possiamo però nascondere", commenta Tommaso Tarozzi, vicepresidente ravennate di Confindustria Romagna, «come a fine 2018 non si percepisca lo stesso entusiasmo di dodici mesi fa. Preoccupa la mancanza di stabilità. La Romagna è un territorio reattivo, e vuole poter credere in un 2019 favorevole».