Meteo pazzo, a Ravenna il caldo smorza le vendite dei piumini

Il cambiamento climatico si riflette sui bilanci dei commercianti. "L’inverno ormai non esiste più e si comprano sempre meno capi pesanti"

Venduti pochi piumini anche nel negozio di abbigliamento 'Cloverfield' (Corelli)

Venduti pochi piumini anche nel negozio di abbigliamento 'Cloverfield' (Corelli)

Ravenna, 7 febbraio 2020 - Quel piumino che avete comprato qualche anno fa potrete sfruttarlo – forse, riscaldamento globale permettendo – in vacanza in Norvegia. Ma il piacevole abbraccio della piuma d’oca, magari accompagnata dal collo di pelo, non è più necessario, anzi: talvolta fa sudare. Quest’anno il piumino si è rivelato fondamentale solo per una manciata di giorni a metà gennaio, e ad accorgersene sono stati in primis i commercianti. Il riscaldamento globale, infatti, ha lasciato il segno anche sulle vendite.

«L’inverno caldo? Ha influito soprattutto sui capi spalla: si vendono sempre meno piumini – commenta Roberto Montanari, titolare di Scooter –. In questi giorni negli anni passati si iniziavano a vedere le prime vetrine primaverili: accanto ai capi invernali, in saldo, comparivano i primi vestiti leggeri. Invece in molti negozi si vedono ancora solo piumini e giubbotti, proprio perché sono ancora nei negozi. I cappottini leggeri, invece, sono andati bene, così come la maglieria". Il fatto che le giornate più fredde, poi, arrivino a saldi già iniziati, non aiuta: "Ho chiesto più di una volta di farli partire più tardi, ma purtroppo c’è la concorrenza spietata dell’e-commerce, e finiremmo per darci la zappa sui piedi – aggiunge Stefano Perani, uno dei soci del negozio a conduzione famigliare Cipriani jeans –. Quando arrivano in negozio i capi invernali è ancora caldo, e non si sente il bisogno del piumino. Quando se ne sente la necessità, a metà gennaio, è già in saldo, e dura poco: adesso fa già caldo. Non solo, ma il meteo ’pazzo’ è anche imprevedibile: tra poco mi arriveranno i capi primaverili, e magari a fine mese o a marzo inizierà a fare di nuovo freddo". Al di là del singolo inverno, il mercato sta cambiando: "Una volta il capo spalla era considerato una vendita sicura – aggiunge Perani –, oggi vanno di più giubbottini tecnici, prodotti di felpa o di jeans". Anche Barbara Prati da ‘Be jeans’, negozio associato a Confcommercio, ha notato un cambiamento: "Noi qui abbiamo soprattutto jeans, ed è un tipo di indumento che, al contrario, questo clima caldo ha favorito".

Da Cloverfield, in via Salara, i capi spalla partono e vanno in giro per il mondo. E per fortuna: "Li vendiamo online a clienti che vivono in posti più freddi, nel nord Italia e anche all’estero – dice Filippo Cavallini –. In negozio, invece, non ne abbiamo venduti tanti. Più che il piumino, i clienti che entrano cercano giubbottini più modaioli, da mezza stagione, o anche le felpe". Mauro Tagiuri, titolare di diversi punti vendita e presidente di Confesercenti Ravenna, pensa già all’anno prossimo: "Facciamo gli ordini con largo anticipo, e nei prossimi inverni probabilmente saremo più cauti con i capi spalla. Bene o male li abbiamo venduti anche quest’anno, ma il clima sta cambiando".